- Volentieri parlerei con quella donna lì, quella che sta seduta al bar bevendo chissà cosa, vedo che alle labbra porta la tazza e con occhi fissi guarda alla piazza.
- Lascia stare, non vedi che non si accorge nemmeno della gente intorno a lei? E poi per quale motivo vorresti avvicinarla, non ti sembra una mossa tendenziosa?
- Certo che lo è, pensavi che fosse spassionata?
- M'illudevo che lo fosse, ma dimenticavo chi ho di fronte, in fondo non t'interessa la persona, ma il contenitore in bella mostra.
- E cosa rimane, dimmi, di questa vita così poco audace, in fondo sto bene e non mi manca niente, ho una compagna che mi fa passare tutti i desideri basta che apro bocca, sì è vero è più grande di me e per niente bella, ma che m'importa da lei ho tutto il resto, mentre la bellezza me la cerco da solo senza impegno.
- Non credi che prima o poi questo tuo gioco possa venire fuori allo scoperto?
- No caro, so giocare bene le mie carte, adesso per esempio sto con due contemporaneamente e lei non se n'è accorta, è talmente innamorata che starmi accanto per lei è come bere acqua tutte le mattine. -Certo, non so ancora come dirle che ho un figlio di tre mesi, degli altri due miei figli avuti con questa e quella l'ho detto piano, piano, ma di questo ancora non so come affrontarlo, magari aspetto l'anno e nel frattempo penso anche cosa fare di lui e della madre. Che ci posso fare amico mio, io vivo così e nemmeno me ne accorgo.
- Ti rendi conto cosa dici? Hai cinquant'anni e giochi con le persone come fossero pupazzi.
- Ma non fare adesso il moralista, anche tu hai goduto degli incontri che ti procuravo, e ora ti è venuto il rimorso? E poi io a modo mio voglio bene a tutti.
- Non faccio il moralista, ma a differenza tua io non ho nessuno che mi vive accanto e se ai tuoi incontri combinati sono venuto come dici, nulla avevo da perdere e tutto ho guadagnato per quel poco che ho goduto, tu, tu invece mi fai schifo adesso e se non lo dici tu a quella povera donna, lo dirò io al posto tuo che sei un infame.
- Non ti rischiare sai? Cercherò di ritrovare un equilibrio, vedrai, fra qualche giorno, dammi tempo.
- Non credo tu abbia bisogno di tempo, ne hai avuto già abbastanza, e dopo tredici anni non puoi ancora vivere accanto a lei mentendo anche a te stesso. Qui c'è il telefono, voglio che tu la incontri adesso, su dai, chiamala e dalle l'appuntamento, altrimenti la chiamo io, e mannaggia a me quando te l'ho presentata, povera illusa, e innamorata, se solo avesse dato ascolto alle mie parole non avrei assistito oggi a questa discussione.
- Dai, non fare così, la vita è così breve che in fondo io ho fatto bene a voler solo guadagnare.
- E ancora provochi? Che faccia che hai, non ti posso sentire ancora, chiama adesso la tua compagna e dille tutto incondizionatamente.
- Lo faccio solo perché non ho più una via di uscita adesso.
E così è stato che quella donna, compagna di un percorso, di fronte alla verità delle parole adesso si ritrova sola. Quante energie sprecate e un fiume d'amore in piena per un uomo che non merita, sarà forse l'ennesima storia, sempre quella, sempre la stessa. Lei come tutte lo sapeva, solo che non voleva, e l'illusione di avere accanto un uomo come compagno l'ha riportata al suo presente fatto di niente come un sacco vuoto.
Lei come tante un tempo aveva scelto, ma chi?
Non è la sorte a fare delle vittime, nemmeno la fortuna che segna quella piuttosto che quell'altra, è solo di se stessi l'intendimento della vita e di tutto il resto, compreso questo.