Non ho più il tempo per pensare, e non lo voglio trovare, non serve a niente provarci, tanto poi che rimane? Un tempo ormai quello, ed io nel frattempo, basta solo questo e di niente altro per davvero. Lascio che avanzi a piedi ormai scalzi, non occorre sentirlo, è importante vederlo, sedersi al suo fianco, portarlo a braccetto, vestirsi di lui e sentirsi in quel senso. E' unico e doppio, in un senso e nell'altro, non c'è strada che tenga ed è passo che avanza. E mi piace quel suono, di campane e il suo eco, salgo in cima alla torre e lo vedo vedere. Ha lo sguardo ed è immenso, il silenzio è il suo detto e tra il verde ed il rosso lui si siede e banchetta. Io sto qui ad ammirarlo, lui lo sa e sorride, ed insieme e lontano lui mi guarda e io avanzo.
Cosa fai, dove vai lui mi grida sereno, non c'è luogo oltre il tempo dove io per esempio muovo i passi e poi vedo che lui indietro è a guardare. Sempre avanti e da guida, e sempre pronto è il momento, ed aspetta che in pace io mi sieda ed lo attenda.
