Farlo o non farlo, ecco il mio dubbio strano quando di giorno passo davanti a quel canale sporco. Guardo e riguardo poi vado avanti e quando ritorno indietro ecco il coraggio che mi viene meno. Vorrei farla finita con tutto questo mondo fatto di tutto e niente in un momento, e dura ancora questa esistenza in fasce, avrebbe bisogno pių di una stampella, non si regge ormai questa impalcatura a frolla, č come una torta impazzita nell'impasto. E' tutto andato ormai, niente č sistemato, tutto allo sfascio compreso il mio coraggio.
Quel bimbo da lontano mi guarda fisso, vorrei gridargli vattene maledetto, e sento il sangue salirmi agli occhi fino a farmi male, penso l'abbia capito e sta scappando verso le braccia di sua madre lė in fondo, oh come avrei voluto essere al posto di lei cosė bionda...
Quanto ho provato, quanto ci ho creduto, e me lo avevano promesso che avrei avuto una speranza, invece niente per tutto quanto il tempo fino a questo tempo. A che vale adesso questo mio corpo vuoto, incapace di mettere al mondo un figlio buono?
Lui se ne č andato dicendomi che non mi avrebbe pių sopportato, ora sola rimango con questo senso strano, un cane da lontano mi guarda col suo occhio cieco, forse vorrebbe una parola di conforto.