La di Venere beltà
dolce Liliana,
splende negli occhi tuoi
e sul tuo corpo
immagine più bella
che l'uomo vide
e che giammai vedrà.
I tuoi capelli, bella,
si scompigliano al vento mattutino
come cimier di Dea:
Sublimi ed altezzosi,
ma mai superbia appare
nei tuoi occhi.
La tua gaiezza le tue
eteree sembianze,
come l'Eterno sembrano perenni
eppur ti guardo e tremo:
tristi pensieri della vita.
Vorrei conoscerti ma non oso:
potrei trovarti come una farfalla
e rovinarti per sempre tra le mani.
Meglio è saperti libera nel sole,
mentre la brezza ti accarezza il crine.