Dopo le parole, l'acqua bagna tutto e lascia in sospeso e in attesa, come una risposta. E' necessaria, o no, forse per definire, per dire a se stessi è giusto, per i passi che altrimenti andrebbero vuoti sulla nera terra, o forse uno strapiombo. E' ciò che voglio, è il punto di domanda, perciò mi fermo e non occorre pensarci, d'istinto vado dove il mio corpo dirige la mente, e non il contrario, non sarebbe quello il cammino o forse sì. Tutto ha un inizio, e quanto lo vogliamo, quanto l'attaccamento a ciò che ormai siamo, gioca con ciò che non abbiamo e rende dunque difficile il sentire?