Quello che a me colpisce e' il ritmo, che ha la funzione di dare il senso della voce corale, la voce narrante e della tradizione.
Poi, come se lo squarcio sul libro della narrazione religiosa si chiudesse, subentra e si inserisce l' " io " : che in brevi attimi ripercorre le tappe
del cammino interiore, un cammino rivisitato piu' volte, ma che poi lascia l'amaro della chiusa.
La tensione e' stata alta, fervida, ma " il gelo non si sciogliera' ".
Il calore della febbre del pensiero non ha prodotto il miracolo di un approdo, di un abbandono.