Questi quindici minuti sono in realtà di più, il doppio forse. Quanto trascorre dal varcare il cancello di casa e arrivare a quello della mia azienda e viceversa, quasi ogni giorno feriale. Ma questi pensieri, raccolti durante il tragitto di stamane, viaggiano su due dimensioni, di spazio come di tempo. Il primo, trascurabile, distanza fatta asfalto, monotonia e niente più. Il secondo, mi invita a questa analisi. Il tempo che scorre immediato, quei minuti al volante, fatti di riferimenti precisi: incroci, semafori, rotonde, curve, paesi. Il tempo che scorre prossimo, quei scenari attraversati e ogni mattina diversi dal giorno precedente. Prati, vigneti, frutteti, boschi, giardini mi danno il transito dei mesi, delle stagioni degli anni oramai, attraverso le loro trasformazioni, legate al loro ciclo naturale. E qui ti accorgi di quanto la vita continua come passa...