Tra un quarto d'ora sarò da te, le aveva detto al telefono mentre stava in macchina. Lei aspettava frattanto truccandosi allo specchio un po' sbiadito del bagno, qualche macchia d'umido lo aveva rovinato e tuttavia in mezzo a quello si guardava anche se a fatica, era legata a quello specchio, era il suo da una vita, da quando ragazzina sua nonna glielo aveva regalato e lei lo aveva messo in un angolo della sua stanza e lì si era fissata il viso, e lì si era truccata per la prima volta, e lì aveva visto il volto di suo padre ogni volta che non approvava.
E lì adesso si stava guardando, qualche ruga al bordo delle labbra, e la faccina di sua figlia che alle sue spalle gustava il suo gelato. E allora fece ciò che non le capitava di fare da tempo: si sporse e cominciò a guardare da dentro il suo specchio quel mondo dentro, quella stanza e tutt'intorno fino a che poteva.