Non tutti i nani sono uguali. Lui si sentiva, pero', una sorta di " nano da giardino " ed era
su questa strana idea o immagine che andava rimuginando quel pomeriggio.
Era sempre stato piccolo, rifletteva, e la cosa l'aveva sempre amareggiato, anzi, si corresse,
quasi offeso. Perche', nonostante la natura l'avesse trattato cosi' male, sapeva di avere un
valore, di essere un uomo in gamba : intelligente, preparato, aveva fatto carriera...
Ma dispettoso il suo pensiero rimase inceppato sul termine " uomo in gamba ", e il volo di
autocompiacimento si interruppe bruscamente, e il suo umore torno' di traverso : uomo!
Uomo! Ma se le amiche di sua sorella le doveva guardare tutte dal basso in alto e loro spesso
neanche guardavano in giu', dove era lui, lui che spesso le ammirava, le desiderava...
Oh, certo, aveva avuto le sue storie, ma si potevano definire tali, si potevano in qualche modo
ricordare?
Una gli era piaciuta in particolare, e, dovette riconoscere per l'ennesima turbata volta, si era
anche illuso : era stata cosi' carina con lui, dolce, diversa, disinvolta, quasi maliziosa e invi-
tante.. Ci era cascato. Oh, beccato nulla, s'intende, ma pensava che ce l'avrebbe fatta, coi
dovuti modi, si, perche' lui era in fondo un signore, anzi, senza "in fondo ", era un signore e..
" un signorino..! " lo interruppe di nuovo e lo scherni' come un demonietto odioso il suo stesso
pensiero.
Bene, conclusione, riprese irritato il filo, la graziosa donzella si era poi di li' a poco scoperta e
rivelata una squallida opportunista : tutte le sue grazie e le sue moine, quelle che gli avevano
fatto dimenticare il suo status di " diverso ", erano volte ad ottenere un posto in Tribunale.
Gia', perche' lui aveva appunto ( non avendo di meglio ) fatto carriera e dal suo scranno un po'
piu' alto poteva elargire favori e, volendo, anche un posticino di lavoro.
Dopo quella volta, che certo non era stata la prima illusione andata dolorosamente in frantumi
ma che lui decise dover essere l'ultima, aveva cambiato genere.
Insomma, un uomo come lui, che pure di numeri ne aveva, ne avrebbe avuto da vendere non
fosse stato per la statura infelice e quasi ridicola, dovette capire che non gli restavano che le
mercenarie. Per un uomo del suo valore, si disse, le donne a pagamento.
Da allora la sua vita era ruotata attorno a tre passioni : il suo lavoro, la montagna e l'" amore"
comprato, quello che pure gli permetteva di sentirsi come tutti, o di provarci.
Il nostro dottore, il Dr. Celio, un tempo era stato grasso. Piccolo e grasso. Il massimo!
Un giorno si era anche sposato, e tutti si erano chiesti come fosse potuto accadere, dandosi
le risposte piu' ovvie e meno generose.
Aveva avuto un figlio, al quale aveva dato un nome altisonante : Michelangelo.
La sua vita, bene o male, aveva seguito il binario di tutti, di tutti i normali ( come li definiva lui ).
Sul lavoro si era innalzato sempre piu', ricevendo sorrisi e riverenze, magari anche un pizzico
di rispetto autentico per la brava persona che in fondo era.
Insomma, dopo la giovinezza e la media eta' dense di frustrazioni e amarezze da ingoiare, di
lui ci si era dimenticati.
Ogni tanto arrivava ai vecchi conoscenti una qualche notizia : " Ah, sai, il dottor Celio l'ho rivi-
sto, e neanche lo riconoscevo! Ma si, mi ha fermato, abbiamo parlato, ed era magro come un
figurino! Gli ho chiesto di Michelangelo, della moglie, e lui si e' interessato di me, mi ha chiesto
di noi.., e' stato proprio carino e gentile. Allora gli ho fatto i complimenti per la nuova linea, e
dovevi vedere come era compiaciuto! Mi ha confidato che l'ha dovuto fare per via del cuore,
del piccolo infarto che aveva avuto, roba superata, ma da allora lui si manteneva cosi' e si sen-
tiva un altro. Si, l'ho trovato proprio bene, come ringiovanito! Certo bello no, mai stato pove-
retto, ma adesso, cosi' magro e coi baffettini, lo si incontra sempre a correre e fa un altro
effetto "
" Ma davvero! - riprendeva un altro - vuoi dire che il Dottor Celio, che sembrava una palla,
ora.. "
" Gia', adesso sembra un buffo e ben agghindato nanetto da giardino, di quelli simpatici e
coloriti che puoi esporre sul prato di casa! "
" Ma non solo, fa anche montagna adesso, sai? Al fine settimana prende il suo zaino
e si arrampica tutto orgoglioso insieme a due amici "
Tutti credevano dunque di aver visto la bella fine di una parabola iniziata male, e di nuovo
per anni di lui non si seppe piu' nulla e piu' nessuno si interesso' ulteriormente.
Eppure.., il Dottor Celio non aveva finito di stupire, e infatti un giorno torno' alla ribalta.
Anzi, ebbe gli onori della cronaca.
Non come magistrato, no. Ma come uomo.
Non lo credete? Eppure proprio cosi' fu.
Fu come uomo che chiuse la sua storia. O vogliamo dire come cavaliere?
Fu trovato una mattina in auto, riverso sul volante, poco lontano da casa.
E si sparse la voce : " Sai il Dottor Celio? Hai saputo del Dottor Celio? Noo? Beh, ma l'hanno
trovato l'altra mattina in macchina, morto. Un infarto probabilmente. "
" Vicino a casa, pensa. Non avra' fatto in tempo a rientrare, colto da un malore, poveraccio "
Fra sospiri e commenti di sincero rammarico, si penso' di aver girato la sua ultima pagina.
Ma una settimana dopo...
" Hai capito il Dottor Celio? "
" ?? "
" Sapete dov'e' che l'hanno trovato? "
" In macchina, vicino a casa.. "
" Si, in macchina, non troppo lontano da casa, ma dalle indagini si e' saputo che non e' li' che
e' morto, era stato da una cinese, nella zona vicino alla Stazione.. "
E cosi', se scemo' di colpo l'immagine di irreprensibilita' un po' banale e condita da un pizzico
di compassione, spunto' sulle facce degli astanti e dei conoscenti il sorriso malizioso, il sorriso
di complicita' negli uomini e di ironia nelle donne.
" Hai capito il Dottor Celio? "
Per la bizzarra ironia della sorte, ora l'avrebbero ricordato. E non piu' come un nano, ma come
un uomo.
Finalmente anche lui, dall'alto della sua nuova dimensione, senti' la voglia di sorridere.