Quante volte, quell'istinto feroce, al pari dell'intensità dell'ispirazione, ci ha colti preparati, pronti a non buttare via quella parte di noi che ci appartiene. Quante volte ci siamo detti a cosa serve tenere tutto quel magazzino, testimone di parole e scritti, spesso frutto di ore, giorni, mesi, anni di lavoro e concentrazione? Quante volte abbiamo resistito alla volontà di bruciare, strappare, distruggere fogli, appunti, diari, lettere o con la tecnologia moderna , semplicemente cancellare i file su cui abbiamo lasciato i nostri pensieri? Quante volte, in preda a un'ignoto o motivato rancore come sentimento, abbiamo raccolto il nostro archivio, presente o passato che sia, salvandolo da una destinazione definitiva che non sia l'eliminazione?