Secondo me, quando c'e' da ricorrere a degli escamotage e' gia' troppo tardi.
Perché in realta' quando si e' innamorati e presi la noia non esiste : qualunque cosa e' bella, e l'annoiarsi stesso ha un che di lieve e sublime e non si fissa mai in vera noia.
Disagio della monogamia? Tipicamente maschile.
La donna, forse perché deputata dalla natura alla conservazione e cura del nido, si sente molto meno a disagio, o affatto. Perché per una donna non e' la varieta' sessuale quella che conta, ma e' l' appagamento piu' profondo e piu' globale. Una donna, se e' felice con un uomo e finche' lo e', non cerca altri.
Non ha bisogno di verifiche del proprio potere, né di tutte le lusinghe alla propria vanita' che invece tanto nutrono gli uomini.
Al di la' dei comportamenti acquisiti, frutto piu' di tendenze sociali e del gruppo cui si appartiene, resta che fra uomo e donna c'e' una gran differenza di base, che credo purtroppo sia inserita in un disegno della natura : con la tendenza dell'uomo alla poligamia si assicura la continuazione biologica della specie; con la tendenza della donna alla cura del nucleo familiare e all'affettivita', si protegge questa specie, che altrimenti andrebbe alla deriva.
Pero', se dal disegno della Natura si passa alle emozioni dei singoli...., ecco che si apre il campo alla sofferenza, causata dai modi di essere cosi' diversi del protagonista maschile e femminile della coppia.
Persino le parole non hanno la stessa valenza, e le parole sono un tramite della comunicazione.
Io dico sempre che il Creatore ci ha fatto un bello scherzetto...