E in un attimo le foglie e il vento, cenere e lapilli e tutto quanto copre come i ricordi sbiaditi in un cassetto. Ecco che lo riapro e ritornano compatti. Vedo quei giorni dal sapore antico, in quella macchina lunga e profonda nelle domeniche d'estate. Lei che cantava al piano e lui a suonare, un duetto d'amore e poi di nuovo insieme. Poi tutto è finito, come sempre d'altronde, ognuno ha la sua strada e la memoria a fare da compagna. Oggi rivedo lei, lui è già morto, e lei sembra la stessa ma è diversa, e cerco di ravvisare nel suo volto i tratti di ieri insieme al suo compagno. No, qualcosa è cambiato, lei adesso è più signora, unghie laccate, tacchi alti e un tailleur colore dell'aragosta, è più cresciuta è più signora mentre a quel tempo solo una giovane in jeans e camicetta si divertiva insieme a tutti noi. Non appartiene più a questi luoghi, quelli nei quali crescendo si è formata, è andata via, lontano in altro luogo e qui non rimane che una casa ormai chiusa e neppure più un ricordo. Cos'è che il tempo quando passa porta via?