LINGUISTICA ITALIANA
Iniziamo dalla grammatica
Riprendiamo a valorizzare la bellissima e cara lingua italiana che oggi viene troppo spesso inquinata da termini stranieri, prevalentemente inglesi, ma che potremmo benissimo sostituire in larga parte con vocaboli italiani.
Rivediamo il significato di alcune parole.
Per indicare l’azione del “distinguere” la lingua italiana aveva il verbo “cercare”, che a noi è giunto nei suoi composti: “discernere” (distinguere bene attentamente), “concernere” (riguardare, riferirsi, avere attinenza); ma di cui è rimasto solo il participio con valore di aggettivo: certo (cioè distinto bene), riconosciuto, vero.
Il greco adoperava il verbo “krinein” (distinguere e quindi decidere) per esprimere lo stesso concetto.
Da questa base sono derivati alcuni sostantivi che usiamo ampiamente: “crisi” (che è il momento della decisione, quindi momento “critico”);
“critica” ( capacità di distinguere, di giudicare il valore delle cose, e perciò mette in evidenza i difetti, da ciò deriva “criticare”, “criticabile”, ecc.).
A questa famiglia di parole fa parte anche il vocabolo “ipocrita”: composto con la particella “ipò” = sotto.
L’ipocrita nell’antica Grecia era l’attore che camuffava il volto con la maschera; perciò indica colui che usa la finzione, la scena, in modo che il suo “giudizio” rimane celato, dissimulato. Perciò “ipocrisia” è la simulazione di sentimenti fatta per ingannare.