Era Dicembre ed un freddo bestiale. Stava seduta su una vecchia valigia vedeva i passanti e poi si metteva a fischiare. I guanti alle mani, scoperte le dita e un cappuccio di lana quello sì striminzito. Un cappotto pesante e poi tante riviste, di anni, di un tempo e i capelli un pò bianchi e un pò neri raccolti. Era piccola e scarpe più basse, camminava per via e poi si fermava. Un giorno passando la vidi vedere era ferma a guardare un ritratto di bimba. Chissà me lo chiesi e poi qualcuno mi disse, era donna, una madre e poi perse una figlia.
E così camminava su e giù per la via, la valigia e i giornali trascinava con sé. Ogni tanto dormiva, quasi sempre guardava, uno sguardo ormai spento, chissà che cosa cercava. E perché mi dicevo, e non avevo risposta lei un giorno si perse e così non si seppe più niente.