Il relativismo non significa libertà di pensiero ma solo impossibilità di gettare fondamenti. Il relativismo è soggetto a tramontare e spero tramonti presto. Io non sono assolutista. Semmai può esserci fondamentalismo in una religione per motivi comprensibili, ma non è ammissibile l'integralismo come nella religione islamica. Per quanto riguarda il male prodotto dal relativismo lo si vede ovunque. Ecco, a cominciare dalla situazione politica attuale col suo degrado morale che ha fatto della truffa e la corruzione il fondamento del proprio sistema. Il relativismo è stato la causa fondamentale, nella società attuale (lasciamo stare le situazioni del passato) della scomparsa del senso della lealtà, dell'onestà, della fedeltà. Tutto lo schifo degli scandali che ogni giorno escono a galla sullo spreco di denaro pubblico o che viene utilizzato per pagarsi i propri comodi; la vergognosa evasione fiscale: più si è ricchi e più si tende ad evadere. Secondo te da cosa è causato? Dalla necessità? dalla follia? No, dal semplice non credere più in nulla, dal non avere più punti di riferimento, più valori, dal fatto che "tutto è relativo", nessuno ha torto e tutti hanno ragione e che in fondo il fine giustifica ogni mezzo possibile ed immaginabile, che tanto non si può fare altrimenti, tanto in molti ci guadagnano qualcosa, ecc. ecc.; questa è la mentalità dominante in tutti i campi della nostra vita sociale, da quella economica, finanziaria a quella politica e sindacale, sì, anche sindacale. E non dire che la corruzione e gli scandali son sempre esistiti (risposta da relativista), per favore, perché se è pur vero che l'astuzia, l'egoismo e la malignità nell'uomo sono sempre esistiti, le varie forme di governo di un paese, specialmente quelle democratiche, debbono servire appunto a tenere a freno tali tendenze umane e far prevalere la giustizia ed il bene di tutta la collettività. È importante però avere dei punti saldi, avere una realtà in cui credere, che non significa ottuso assolutismo, ma possibilità di gettare le basi per progettare un futuro. Nessuno può vivere serenamente senza l'idea di una prospettiva di futuro, e nessuna collettività può sussistere senza un fondamento morale.
Se pur molto importanti, non bastano le sole leggi; non basta un'etica che provenga dall'esterno, dalle convenzioni. Occorrono valori morali, interiorizzati, in cui credere affinché possano formarsi solide coscienze capaci di evitare e combattere le ingiustizie.