Non morirò d'infarto. Non oggi comunque, dopo ciò che è accaduto questa notte. Ore 4. Dormo. Grazie a dio, una volta tanto riesco a dormire. Ore 4, l'armadio di camera esplode le sue ante e riversa la pila di maglioni. Mi sveglio con il cuore che cola dalle arterie per lo spavento. Non accade altro. Escludo fantasmi, con cui ho un trattato di non belligeranza, e inizio a pensare quale segnale il destino ha voluto mandarmi. Segni, cerco sempre i segni premonitori di qualcosa che deve accadere ed in genere indovino. Non riesco più a dormire, perchè il destino si sta compiendo ed io non sono in grado di capire per quale verso lo farà. Poi realizzo, grazie alla visione che appare. Dall'armadio esce un metro cubo di stramaledettissimo gatto rincoglionito, sfaccendato, impunito, reazionario, sovversivo e perchè cavolo non si spara una volta per sempre. Mi tocca alzarmi, scendere le scale e andare ad aprirgli la porta del giardino. La mia nottata si conclude leggendo Topolino. Yuk ( come dice Pippo), Topolino è sempre bello, però dio stramaledica a macchina ( espressione incomprensibile di mia madre)quel surplus di gatto! Giuro, un giorno mi vendicherò e gli farò la ceretta.