La giornata più importante della vita di un uomo
Un ultimo giorno. E' quanto vuole concedersi George Falconer (Colin Firth), cinquantaduenne professore di letteratura inglese, perso nel dolore e nella depressione da oramai otto mesi, dopo la subitanea morte del compagno Jim (Matthew Goode) in un incidente stradale. La perdita di Jim ha reso insopportabile, o semplicemente incolore e insapore, ogni cosa nella stanca vita di routine di George: sia le cose belle che quelle brutte. Decide quindi di vivere un'ultima giornata, alla fine della quale porrà fine alla sua vita. Una giornata durante la quale si concederà molti lussi, tra cui quelli liberatori di parlar chiaro e non cedere alle inibizioni. George guarderà e si rapporterà a vicini, conoscenti, amici e studenti con occhi nuovi. Decisivo sarà poi l'apporto di due persone in particolare, l'amica di vecchia data Charley (Julianne Moore) e il giovane alunno Kenny (Nicholas Hoult).
L'una, da sempre innamorata dell'amico, cerca di scuoterlo dal torpore con musica, vino e infinito affetto; l'altro, alle prese con la scoperta della sua omosessualità, vede nel riservato insegnante un punto di riferimento.
E alla fine della giornata, niente sarà più lo stesso.
Quando è il colore della vita che fa la differenza
Tratto dal romanzo omonimo (unanimamente considerato come uno dei migliori romanzi a sfondo omosessuale dell'ultimo secolo), A single Man si distanzia dal libro in molte occasioni, sia per motivi strettamente cinematografici sia per far spazio alle reintepretazioni personali e autobiografiche dello stesso Ford.
«Lessi per la prima volta il libro “Un uomo solo” di Christopher Isherwood all'inizio degli anni '80, e rimasi toccato dall'onestà e dalla semplicità della storia. All'epoca, ero poco più che ventenne. Tre anni fa, dopo aver cercato il progetto giusto da sviluppare per il mio debutto sul grande schermo, mi resi conto che tornavo spesso a pensare a quel romanzo e al suo protagonista. Ora che vado verso la cinquantina, il libro mi colpisce in un modo completamente diverso. E' una storia profondamente spirituale, narra di un giorno della vita di un uomo che non riesce a vedere il suo futuro. Un racconto universale su cosa vuol dire affrontare l'isolamento che proviamo tutti e sull'importanza di vivere nel presente e comprendere che le piccole cose della vita in realtà sono le grandi cose della vita.»
«Il film parla di perdita e solitudine. E' una storia d'amore di un uomo che cerca un senso nella sua vita».