Che cosa c'era in me che non andava?! Il nome per caso?!? No, quello non poteva essere poichè l'avevo cambiato ben cinque volte dalla mia nascita. Forse invece non andava la mia pettinatura da frickettone bastardo, con il ciuffo all' insú e le basette tagliuzzate.
Casey mi chiamó quel pomeriggio mi disse di raggiungerlo a casa sua, mi doveva fare vedere una cosa. Arrivato da lui capii. Avevo percorso cinque miglia per comprendere che ció che non andava in me era il mio fottuto spirito. Uno spirito non abbastanza veloce da percepire le nuvole correre nel cielo, uno spirito che non riusciva a non tartagliare nel dare gli ordini al cervello, uno spirito che non era pronto per l'avventura; uno spirito, insomma, ancora parzialmente non vivo, una sorta di feto che stava gemendo perché non poteva avere ció di cui aveva bisogno. Il mio latte era la linfa incandescente del mondo e io dovevo solo imparare a gustarla, senza sbrodolarmi.