e a proposito di classici, in FB c'è Walter Ruffini che ha istituito il grupopo Leggere i classici. Viene proposto un elenco di titoli, viene votato il libro e alla fine si legge. Ogni tanto, senza svelare la trama, si commenta il testo, si esprimono impressioni, valutazioni, considerazioni. Abbiamo letto recentemente I Vicerè, che io avevo iniziato anni fa ma mi ero arresa dopo 20 pagine. Ora quasi costretta dalla scelta l'ho ripreso e ne sono stata felicissima. I problema erano appunto quelle prime pagine, dove i nomi dei protagonisti erano troppi e troppo invadenti, alla fine abbiamo scoperto che in rete si poteva trovare la genealogia della famiglia protagonista e così la lettura è stata resa più intelleggibile.
Salta subito all'occhio, quanto Il Gattopardo sia stato rubato dal questo testo che è stato scritto prima, le situazioni sono le stesse, i personaggi quasi, sembra in realtà un riassunto de I Vicerè. Il film è stato splendido e fedelissimo, mentre lo sceneggiato dei Vicerà con Lando Buzzanca, discretamente pietoso!
Una cosa significativa differisce i due testi. Nel primo la battuta più eclatante e finale è : Noi non siamo mai cambiati ( riferito agli uomini di potere) mentre nel Gattopardo la battura è "tutto cambi perchè nulla cambi", che più o meno significa la stessa cosa.
Ora abbiamo finito di leggere L'uomo che ride di Victor Hugo, che avevo già letto anni fa, ma una rilettura è sempre importante, infatti l'ho riletto con un ottica diversa è più consapevole. Chi volesse iscriversi al gruppo lo faccia, tra poco si sceglierà un altro classico da commentare. E' un'esperienza significativa.