Rimorso e rimpianto

[presenza]

Fare o non fare la conseguenza è uguale, sale e poi sale quel senso inutile di sofferenza eterna che porta i passi fuori dalla conoscenza che solo è della presenza. E così si spegne ogni vitale istinto fatto di piccoli e minuziosi gesti dentro un adesso in tutto simile a se stesso. A logorarsi non si combina niente pensa e ripensa e non si spicca il volo piantati si rimane come un vessillo su una terraferma nulla si muove nemmeno una bandiera. Tu che mi guardi e a ciò che hai fatto ripensi è stato bello è stato brutto ma conta soltanto il vuoto che ha lasciato, e così vai camminando sentendo in petto il tuo dolore antico per ciò che è stato e adesso non è più. E tu che dici soltanto ieri era un no e quanto adesso avrei voluto sì, perso è quel tutto e nelle mani mi ritrovo un niente se avessi detto soltanto avessi oggi il dolore non l'avrei avuto. Cos'è che il senso di tutto questo ci porta a dire meglio questo e non quello rimangono solo e soltanto punti fermi di ieri. Ricorda fratello conta solo il momento perdersi dietro ragnatele antiche spingersi dentro quelle grotte vuote lontano ci porta dalla latitudine umana fatta di adesso presente e soltanto ora nell'ora di questo vivere vero.

[nihil]

tanti dubbi per poche risposte, forse siamo e basta, e nel tempo che siamo dovremmo rendere valida la nostra presenza. 

[ciro]

Il punto e l'attimo in cui ci troviamo rappresentano l'unico trampolino dal quale tuffarci. Senza sprofonderemmo negli abbissi, nel nulla senza ritorno. E tu, Presenza, in fondo sei cosciente che la luce non può che aumentare, basta togliersi la benda quando è abbastanza logora per tenerla ancora sugli occhi.

Ciro