Il male di vivere, di cui parla Piccolofi, è dilagante nella nostra epoca e mi fa venire in mente Cesare Pavese che sentiva il disagio dell'esistenza in maniera così esasperata da giungere al suicidio.
E' vero, il passato non può essere cancellato con un colpo di spugna, come fosse la superficie di una lavagna.
Sono le vicende del passato che ci hanno reso così come siamo oggi, ma spesso rievocare eventi lontani è estremamente penoso, specie se abbiamo lasciato situazioni irrisolte o se pensiamo che avremmo potuto fare di più e meglio.
Ma sappiamo anche che bisogna vivere nella realtà del presente, il passato non esiste più, è sepolto nella fitta nebbia del tempo ed è inutile e doloroso evocarlo, anche se possono esserci situazioni che non è facile dimenticare.
Ecco, come tu dici, ci vuole tempo e solo quando ne passa molto, cominci a prendere le distanze dal passato, perchè subentra una saggezza che rende più lieve tutto e ridimensiona ogni cosa, com'è giusto che sia.
Bisogna imparare a perdonare e a perdonarsi!
Claudia