Autore Topic: Solo pensieri sparsi  (Letto 624 volte)

squarcio88

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Solo pensieri sparsi
« il: Settembre 18, 2012, 16:36:29 »
E le mie parole lasciano spazio alla voce di altri. Non dico mai molto di me, non lo ritengo importante. Io sola posso davvero cogliere e percepire il mio mondo, la mia vita. Condividere è distruttivo. Mi assalgono poi dei dubbi, mi scuote una mancanza di rispetto. Di me non c’è molto da dire. Ma di me nel rapporto con gli altri sì. A volte parlo con alcuni dei problemi tra i miei genitori. Il solo scrivere qui della loro esistenza mi fa’ stare male, non per il semplice fatto che ne soffra, quanto piuttosto perché sono cose private, che la gente non riuscirebbe a capire non vivendo appieno la mia esistenza. Potrebbero essere giudicati male e non è questo che voglio. Eppure il desiderio di sfogo è grande. In questo caso come in molti altri. È uno sfracellamento interiore che mi distrugge possente. È tanto facile essere giudicati per un solo atto erroneo compiuto. La gente non guarda al tutto di una persona, si ciba della brevità, del momento, si scaglia contro l’istante in cui essa ha agito “male”e tramuta in Male la persona. Molti hanno iniziato così, da un errore, e lentamente, quasi impercettibilmente si sono mostrati agli altri come essi si attendevano da loro, un gigante, insuperabile errore.
Vorrei dire di non essere così, vorrei potermi discostare da questo modo di cogliere l’altrui esistenza. Eppure spesso mi ritrovo a giudicare, a schernire il prossimo per colpe del passato. Colpe … questa parola mi manda in paranoia. Mi sento colpevole da quando sono nata, non mi sono mai sentita libera di parlare se non ai fogli a quadretti dei quali molto spesso mi nutro. Solo loro possono cibarsi di me, comprendere a fondo la mia permanenza in questo mondo. Rido, rido pensando a questo, attribuisco un’anima alle cose, non volendomi finalmente rendere conto che esse sono solo il riflesso della mia anima, un inestirpabile desiderio di non sentirmi sola.
Vivo nella paura. In un momento della mia vita nel quale non m’ importava molto di me stessa non temevo la morte. Ne parlavo tranquillamente come un fatto semplice e naturale, cercando d’analizzarla. Avevo paura della morte di altri, non della mia. Quanto egoismo. L’adolescenza è stata pervasa da questo. Ora non posso nemmeno pronunciare nella mente la parola “morte” che subito cerco di ritrarla negli anfratti più sconosciuti del mio corpo. Non riesco proprio ad affrontarla. L’idea che essa mi disfi di me stessa, il fatto che quando accadrà non potrò più cogliere alberi d’autunno, sorridere in una passeggiata tra i monti, vedere chi amo, ma soprattutto discorrere con il mio Io più intimo mi getta in un’ansia senza possibilità di scampo. È così assurdo, quando ho scoperto di amarmi, di poter dare amore, ho perso tutto il coraggio.
"Il fine giustifica i mezzi? E' possibile. Ma chi giustificherà il fine?"
Albert Camus

presenza

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Re:Solo pensieri sparsi
« Risposta #1 il: Settembre 18, 2012, 17:45:46 »
Pensieri racchiusi in un grosso monologo dove ci sta tanto di te, di tutti. Grandi parole... morte, adolescenza, amore, paura, coraggio. Ecco è già un passo avanti aver scritto questi " pensieri sparsi" e non solo...

piccolofi

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Re:Solo pensieri sparsi
« Risposta #2 il: Settembre 18, 2012, 17:50:50 »
 Quanto mi piace quello che hai scritto.   Tanto ti capisco e apprezzo come l'hai espresso che.. per ora mi limito ad assorbirlo, a pensare a quanto pesa, quanto concentrato di umanita' e di vita c'e'.  Non so commentarlo oggi, ma nello scrivere sei uscita da te, hai buttato un ponte anche ad altri e al loro oscuro sentire.  Io direi, se mi si passa l'espressione, che e' il fiore che nasce dall'aver sofferto.

nihil

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Re:Solo pensieri sparsi
« Risposta #3 il: Settembre 18, 2012, 18:10:52 »
Verissimo, nessuno meglio di noi può cogliere certe sensazioni o certi attimi da cui discende tutto il resto. Semplicemente non ci sono parole per spiegare, perchè ognuno le percepirà secondo i propri codici od esperienze, che non sono i nostri. Così, si rimane isolati, noi da loro, loro da noi, ma di sicuro è una solitudine protettiva, come un rifugio che solo noi sappiamo com'è.

piccolofi

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Re:Solo pensieri sparsi
« Risposta #4 il: Ottobre 25, 2012, 16:06:20 »

 Mia cara, come e' sempre bello leggerti!   Bello pare un termine inadeguato, considerato quanto e' intimo e pregnante quello di cui scrivi, pero' dice globalmente la mia comprensione e la mia consonanza.
No, la mia storia non e' stata simile, i miei problemi sono stati altri, eppure capisco profondamen-te certi passi in cui fai trapelare il tuo stato d'animo.
Per prima cosa una notazione superficiale : " Anche tu i fogli a quadretti?  Anch'io, sempre, i miei preferiti e spesso mi sono chiesta perche'. Si, xche' su altri fogli mi sento meno bene? Forse perche' il quadretto da' come un ordine al traboccare dei pensieri? Ancora non lo so ".
Poi il fatto del " giudizio ", del giudicare gli altri : quanto hai ragione nel dire che si viene inchiodati e si tende ad inchiodare ai personali errori!  Con cosi' poca comprensione, ma prima ancora umilta', disposizione ad ascoltare.  Forse perche' dopo si sarebbe fregati nella voglia di emetter sentenze?
E ancora, perfetto, il tuo renderti conto di qualcosa che io ho notato da tempo : che diamo per quel che ci si aspetta da noi.  Per cui la negativita' produce negativita', e l'approccio positivo e un po' umano, invece, il contrario.
D'altra parte, se pensiamo a Pirandello ( da me tanto amato ) in " Come tu mi vuoi "... 
Perfetto e' anche il dire che " condividere e' distruttivo ", onore alla tua sensibilita' e intelligenza.
Quante volte, desiderosa di lasciarmi andare, e avendo commesso l'errore di " condividere " non con le rarissime persone con cui e' davvero possibile, mi sono pentita amaramente!  Non tanto perche' non avevano capito niente ( non quello che c'era da capire ), ma perche', in aggiunta, me lo avevano banalizzato, avevano impoverito quel che provavo e che avrei voluto esprimere e che fosse accolto, analizzato, arricchito....
Mi ero invece trovata molto piu' sola, perche' e' una faccenda interiore e se cerchi rispondenza e non la trovi..ecco che ti senti piu' sola di prima, in una parola peggio.
Attribuisci, dici, un'anima alle cose, salvo accorgerti che hai solo prestato loro la tua, di anime, l'hai riflessa in loro finche' non te l'hanno rimbalzata come uno specchio.
Ma tutto e' proiezione di noi, sai?
Pero', giusto per ridere un po', io provo spesso la irritata convinzione che  " le cose hanno una loro perversa volonta' " ( dispettosa, per la precisione, quando fanno di tutto per mettere ottusamente i bastoni fra le ruote ..)
E poi il tema della morte : la temi, te ne sei come accorta davvero, da quando ami e ti sei messa ad amarti.  In effetti, l'amore e' suscitatore di vita, e quando succede di amare la vita....per contrasto si manifesta la paura della morte.
Quando si e' in uno status indistinto, opaco, ne' felice ne' infelice, di pura sopravvivenza, la vita non appare una bella cosa, mica ci si e' attaccati, anzi puo' dare fastidio.
Ma quando l'amore ce la colora, ce la rende evidente nella sua preziosita' e unicita'..., accidenti scopriamo che la morte c'e', e potrebbe essere in agguato per noi o per chi amiamo.
E allora vogliamo vivere, e le ombre prendono consistenza e ci fanno freddo.
Vogliamo continuare a esistere, anche solo per ritrovarci ancora col nostro intimo, con le possibilita' che in quel momento ci appaiono infinite, con la bellezza gratificante della natura.



ciro

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  • Un soffio vestito di parole diventa poesia
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Re:Solo pensieri sparsi
« Risposta #5 il: Novembre 08, 2012, 08:29:00 »
Meravigliose pagine su Zam, col timbro esclusivamente femminile. Non potrebbe essere altrimenti.
Pertanto taccio .

Ciro.