Cari Amici, in qualità di Luogotenente (oramai anziano!) dell'Arma dei Carabinieri, mi corre l'obbligo, non solo morale, di richiamare la Vostra attenzione su di una problematica che riguarda tutti gli operatori del settore: l'insensibilità di questo Governo verso le problematiche (annose) rappresentate dai sindacati di polizia, lo scorso 23 ottobre, a Roma presso la sede del Presidente Monti (Palazzo di Montecitorio).
In breve, come tutti sanno il Governo (tecnico) attuale sta alacremente (dicono loro!) lavorando al fine di raddrizzare i conti del bilancio statale, per metterlo in "linea" ed in "riga" con le indicazioni della Comunità europea, che sono poi (notoriamente) quelle imposte dai Banchieri dei maggiori sistemi dell'alta finanza mondiale. Orbene, ritengo che i cittadini debbano venire a conoscenza di alcune situazioni, che hanno tutte le caratteristiche dello "scandalo di Stato":
a. gli organici delle Forze di Polizia si sono fortemente assottigliati (più di 8.000 unità in meno solo nell'Arma dei Carabinieri!) negli ultimi anni, senza che nel frattempo ci sia stato un adeguato turn over;
b. mancano i fondi necessari per assicurare il servizio di prevenzione e repressione, che quotidianamente tutti gli operatori di polizia devono porre in essere, allo scopo di realizzare i servizi istituzionali;
c. la professoressa FORNERO, d'accordo con gli altri esponenti del governo (ripeto tecnico) in carica, ha pensato bene di realizzare la sua parte di revisione della spesa organizzativa dell'apparato statale, disponendo che, già a partire dal prossimo anno, gli agenti delle forze di polizia (ma immagino che riguardi anche gli operatori delle Forze Armate Italiane!) vadano in pensione non prima dei 60anni e a regime a 65!! Riuscite ad immaginare un Maresciallo o un Appuntato che corre (se ci riesce!) per "acchiappare" il giovinastro di turno per arrestarlo? O....e qui vi lascio immaginare secondo la vostra fervida fantasia, ma non ne occorre molta per capire che si va verso un decadimento inevitabile di tutti i servizi di prevenzione, controllo e repressione, con grave pericolo per la sicurezza dei cittadini e, più in generale dell'equilibrio della stessa Repubblica.
E' ora che l'Opinione Pubblica si muova prendendo coscienza del pericolo che tutti noi corriamo. Le esigenze di bilancio, non possono e non devono prescindere da quelle che assicurano la qualità della vita dei cittadini della Comunità europea, e, consentitemi di dirlo chiaramente, questa passa anche attraverso l'esigenza della "sicurezza del cittadino", oggi fortemente compromessa, per le ragioni che ho già sopra esposto. Non dobbiamo pagare per gli errori commessi (vistosamente direi) nel recente passato dall'Alta finanza che volle negli anni 80' un'economia basata sulla carta ( i titoli di borsa) e non un'economia, invece, creata sulla realizzazione di nuove produzioni, ricerca e sviluppo. Sappiate, ancora, che gli organi di rappresentanza degli operatori di polizia, proprio in questi giorni, affiancati dai delegati dell'Arma dei Carabinieri, stanno protestando a Roma, certamente secondo le modalità più opportune , ma stanno tuttavia SCIOPERANDO, verso le decisioni di un Governo Insensibile verso le aspettative in definitiva dei suoi stessi cittadini. L'Opinione Pubblica deve prendere coscienza del pericolo che si sta correndo! Non sono solo i bilanci dei vari Stati che non vanno bene, ma anche le condizioni stesse di vita di tutti i cittadini della Comunità europea. Faber