E cercherò di te tra le lenzuola marce di bugie raccolte negli anfratti delle nostre gesta.
Che il nulla divenga anima dentro di me.
Ti urlo che ho sbagliato, che vorrei cambiare.
Ma il mutamento mi spaventa.
E allora resto lì,
distesa al fianco di un domani inesistente,
per noi,
per me,
con l'oggi che mi osserva tetro e stanco
sapendo che non so sfuggire ancora
al freddo sole della mia incoerenza.