Caro Ciro..,
come mi fai sorridere con la tua foga! Non per spregio, ma perche' ti capisco in pieno e soprattutto capisco che la tua drasticita' e le tue proposte, certo scandalosissime per i " benpensanti " e i cuori teneri, scaturiscono dal senso di frustrazione coniugato alla ribellione per un andazzo sociale idiota che vede, come esito, la perdita di tante vite di giovani, che sia una perdita fisica o morale.
Purtroppo, vedi, come tu certo benissimo realizzi, il vero soggetto colpevole su cui intervenire potendo sono sia le famiglie che la " societa' " ( intesa come mentalita' sociale che affligge sotto le vesti di mollezza i piu' ).
Quei poveri ragazzi che non vedono sotto sotto un gran senso al loro vivere e allora devono inebriarsi, " sballarsi ", darsi emozioni forti quanto artificiali, crearsi delle povere compensazioni..., sono le vittime di una pluridecennale mentalita' lassista i cui portavoce pensano che solo dando dando e dando ( tutto quello che loro non hanno avuto ) si fara' il bene dei figli, dei giovani.
Bisogna dare : soldi, comprensione, permissivismo, tutto.
E sopportare da loro. Tutto. Poverini, bisogna capirli !
Invece, se giovani di precedenti generazioni che si trovavano ad avere ben poco sono riusciti a darsi una dignita' e costruirsi una vita e' anche perche' i loro genitori e la societa' di cui facevano parte non aveva il mito ottuso e fine a se' stesso della gioventu', a cui bisogna perdonare tutto.
Bisogna perdonare in primis che non abbiano il rispetto per chi li ha generati, preceduti, ha dato sangue e fatica e tutto farebbe ( ahime' ! ) per loro.
Come si fa ad incolpare i prodotti di un'educazione miope, poco aderente alla realta' e magari incline all'utopia e agli sconti?
Loro sono il risultato dell'opera demolitrice di altri. Demolitrice di valori, per primo quello della dignita' della fatica e del perseguire lo scopo della propria crescita.
Perche' ci sembra bello che esistano degli eterni bambini, coccolati e fragili? Perche' lo si accetta e anzi, nel mammismo nazionale, lo si incoraggia?
Ai bei tempi ( andiamo indietro.. ), il mio moroso di allora, pur figlio di un professore che stava discretamente, avendo finito le superiori ( sottolineo le superiori ) e volendo la macchina, era stato mandato dal padre a lavorare in un cementificio in Toscana. Non mandato ai lavoro forzati da un padre dall'animo nero, intendiamoci, ma incoraggiato simpaticamente e senza sconti a rimboccarsi le maniche e a guadagnarsela lui, la sua macchina.
Della quale era poi stato ben orgoglioso, come di qualunque altra cosa che si era in seguito costruita nella vita, senza l'aiuto del papa' ne' di nessuno. Stringendo i denti e dandosi da fare.
Lasciando la sua citta' e andando altrove per aver lavoro.
Era diventato un uomo, il che aveva accresciuto non solo la sua autostima ma anche le sue chances.
Va beh, qua ho..esondato, ma volevo solo sottolineare come certi problemi abbiano radici a monte, ben individuabili, anche se certo non ho la pretesa che gli unici motivi di una piaga come il bere per stupida inconsistenza siano quelli da me detti.
Pero' qualcuno un po' piu' in alto di me dovrebbe pensarci, a cercare di orientare socialmente verso valori non " vecchi ", ma da riscoprire, sia pur adattandoli ai tempi.
E' bello che un giovane, proprio perche' giovane, ossia nel pieno delle sue energie non solo fisiche ma anche emotive ed interiori, e' bello che possa fare una vita decente anziche' da larva che ci troviamo a commiserare senza andare piu' in la'. Come ha fatto capire Ciro.