Perché esisto? Cos'è la vita? E la morte? Cosa c'è dopo la morte? Che cosa è giusto? Cos'è l'universo? Qualcuno l’ha creato? E' finito o infinito? Domande come queste hanno accompagnato l’Uomo fin dai primordi. Probabilmente la causa della nascita della scienza.
Il primo vero grande scienziato della storia è Aristotele, considerato da tutti il padre della metodologia scientifica, ma non dobbiamo dimenticare Democrito che con i suoi scritti ci ha lasciato notevoli tracce, come “La piccola cosmologia” che con il naturalismo inizia a condurci verso la ricerca. La conoscenza un tempo basta sull’empirismo, inizia a prendere la forma attuale solo negli ultimi secoli.
Anche Bacone ci dice che il sapere scientifico ha lo scopo di aiutare l’uomo a dominare la natura. Nello stesso periodo Galileo ci introduce in quel sistema che oggi consideriamo scientifico.
La strada della scienza è sempre stata irta di ostacoli, come ogni forma di conoscenza ha richiesto un elevato numero di vittime. Galileo è certamente il padre della scienza moderna e questo ci conduce a un assioma, la vera scienza è basata sul dubbio. Una pesante eredità che porta verso la ricerca continua, lo scienziato non si ferma, formula ipotesi, verifica l’oggetto preso in esame, trae conclusioni.
Questa è l’idea che da Galileo ci ha portato e con essa alle scoperte che hanno rivoluzionato la vita delle persone in questi ultimi due secoli. Le scoperte in campo medico, quelle legate alla comunicazione e agli spostamenti, hanno segnato la nostra epoca come mai prima in passato, sembrerebbe che le menti più brillanti si siano concentrate sul pianeta tutte quasi contemporaneamente: Lo studio dei pianeti e dei corpi celesti ci ha permesso di capire qualcosa del nostro universo. Fino ad arrivare alla recente scoperta che il Bosone Di Higgs è un elemento del nostro universo. La materia oscura o antimateria da sempre ipotizzata è quasi tangibile come la materia. Il futuro prossimo probabilmente grazie alla scienza ci permetterà di scoprire cose ancora oggi neppure immaginate, a noi non resta che aspettare.
