Autore Topic: Si cade sette volte e ci si rialza otto, ma prima conviene dormire  (Letto 539 volte)

presenza

  • Visitatore
Sto qui infreddolita aspettando l'ora di andare a dormire. La testa mi pulsa, il naso che cola, le ossa ormai a pezzi. Lo so cos'è stato, il mio corpo è mancato, lo sento quel senso di vuoto, è ciò che mi ha ammazzato. Il momento si alterna al momento e così disperazione ha ceduto il posto alla serenità che ha  portato con sé anche la febbre. E non avere il tempo di pensare ancora è una gran cosa, e tuttavia già da ieri un peso è caduto e non mi resta che ricominciare. So cosa voglio, e lo voglio. Mi guardo allo specchio mentre il freddo nelle ossa mi assale, riguardo l'orario troppo poco è passato, almeno tre quarti, i tre quarti più lunghi. Voglio passare pensando, pensando o almeno ascoltando. E' il mio cuore che pulsa, la febbre lo fa ansimare, seguo il suo ritmo e quasi mi addormento. Non voglio, non posso è ancora troppo presto, se dormo a quest'ora mi sveglierò ancora più presto. E non voglio dormire, almeno non adesso e così mi rimetto a pensare. E sento già l'ieri, con quella notizia, così chiudo gli occhi e ritorno a pensare che ho voglia di andare, sentire e provare tutto ciò che nel tempo rimandando ho perso. Un groviglio allo stomaco adesso si sente e la febbre già sale ed io scendo nel senso. Ho agito d'istinto, e l'istinto mi ha presa. Ma sono libera adesso di crescere e scegliere di nuovo, e forse per sempre.