Per il solo fatto che odio la punteggiatura, la grammatica, la sintassi e tutte le regole del mondo, leggerti è come acqua fresca in faccia in una giornata afosa e soffocante. Poi si comincia a volteggiare leggeri, eterei, sotto la luna o sotto il sole, non importa, sulla sabbia o nel mare dove tutto si incontra perché forse non si è mai separato, come le tue parole che entrano ed escono con splendida disinvoltura incuranti di tutto e di tutti, forse anche dell'autrice. Capisco perchè non scrivi poesie, non c'è bisogno di cambiare sezione .
Ciro