Il che ci porta alla necessita' di fermarci un attimo prima di incrociare la spada, perche' tirar colpi diventa un circolo vizioso e perche' e' stupido : ognuno di noi ha bisogno di esser capito, accolto, accettato per come e', prima di esser bastonato.
E non e' " buonismo ", e'...un pizzico di verita'.
Io non credo che il nostro relazionarci sia un palleggio continuo di odio e amore ( anche se, come
dicevano gli antichi " odio e amore sono legati per la coda " ), ma il problema e' che abbiamo tante aspettative, quasi senza rendercene conto, e allora e' difficile che siano appagate quanto vorremmo. Chiediamo agli altri di capirci, ma prima bisognerebbe fare lo sforzo di uscire un tantino da noi stessi e capirli.
Mica facile.
Perche' l'uomo, essere sociale ( che lo voglia o no ) e' anche istintivamente egoista, o almeno egocentrico.
E cosi', come in un matrimonio non basta l'amore ma ci vuole anche la volonta' di portarlo avanti, cosi' in ogni rapporto umano non basta il volerlo, il desiderarlo, ma....occorre, credo, sforzarsi di uscire un po' da se' per ascoltare davvero l'altro.
O restera' un monologo e la percezione della solitudine.
Insomma, non ci e' regalato niente ( salvo l'avere a che fare con persone speciali e rarissime, che sanno dare prima, e indipendentemente, dal ricevere )