Questa e' quel tipo di " poesia " che alcuni vorrebbero definire " prosa " e non capiscono
perche' sia stata inserita dall'autore nel settore poesie : troppo lunga, niente rime, pare
non esserci un ritmo. Poi la rileggi e ti dici : " Eh pero', prosa non e', e' davvero poesia,
e lo e' nei contenuti. Il ritmo e la musicalita' sono intimi, sono dettati dall'anima ".
Mi piace molto l'immagine delle parole viste come " artigli che tentano di attaccarsi alle
pareti dell'esistere per non cadere nel vuoto ", che a me comunica anche l'idea dell'aggrap-
parsi disperato alla vita che fuggira', stordendosi con le parole.
Grazie per questa triste ma bella testimonianza umana.