Autore Topic: Se incontri il Buddha per strada, uccidilo!  (Letto 511 volte)

presenza

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Se incontri il Buddha per strada, uccidilo!
« il: Luglio 25, 2012, 12:27:37 »
E' un insegnamento buddhista che suggerisce un atteggiamento: se crediamo di aver incontrato il Buddha nella nostra vita, e per Budddha s'intende una conoscenza, un sapere, un credo, un' idea e di essa diventiamo certi e ad essa ci attacchiamo, ecco allora quello è il momento di ucciderlo.
Infatti non appena si comincia a credere in qualcosa, non si riesce più a vedere nient'altro, e in realtà l'aggrapparsi alle proprie opinioni limita la percezione della vita.
E' comodo avere certezze e tenersele ben strette, e altrettanto comodo è scagliarsi contro coloro che la pensano diversamente.
Molto più difficile guardare in faccia le proprie credenze, con chiarezza e onestà e andare oltre.

L'aria che tira da un po' di tempo in questo forum, non è più la stessa di quando con leggerezza e apertura ho sentito si poteva scrivere. Adesso non è né più né meno che uno spaccato di “vita”  all'interno del quale l'atteggiamento e il linguaggio è tipico di una comunicazione virtuale: una comunicazione priva di senso reale, di quel contatto umano proprio delle relazioni in genere che danno il giusto senso e rispetto della persona, del ruolo o di altri parametri con i quali in una realtà di vita ci si confronta costantemente. “Nella “rete” siamo costretti ad essere sintetici, veloci e recettivi; tutto deve colpire e catturare la nostra attenzione senza troppo sforzo, e questo illude chi ne fa uso che tutto si può dire senza filtri, e solo perché ne abbiamo possibilità così risulta brillante e dinamico, altrimenti rischia di diventare tutto piatto e incolore.

Un moderatore che dovrebbe avere caratteristiche di affidabilità, serietà e competenza non può dimenticare che il “confronto” è dialogico. Come non dovrebbe dimenticarlo l'utente.
Ed è sulla base di tale confronto che bisognerebbe inserire i propri commenti, piuttosto che denigrare o etichettare vantando esperienze, letture e conoscenze. A nulla valgono infatti, se poi ci si attacca ad esse come fossero l'unico  punto di vista dal quale guardare l'ordine delle cose.
Dietro ciò che scriviamo siamo persone, e non dimenticarlo dovrebbe essere il punto di partenza. Una convivenza civile non implica affondare l'altro con parole, giudizi o quant'altro solo perché ci è data possibilità, ma accogliere o prendere le distanze da ciò che il singolo è, fa parte di una nostra scelta. Tanto nella vita avviene spesso che solo tra simili ci si riconosce.



Namasté a tutti!
« Ultima modifica: Agosto 02, 2012, 00:58:18 da presenza »

ninag

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Re:Se incontri il Buddha per strada, uccidilo!
« Risposta #1 il: Agosto 01, 2012, 23:46:04 »
Dovresti mandare questo pezzo in parlamento ;D ormai la rissa è un nuovo sistema di comunicazione, fa folklore, la De Filippi docet.