Autore Topic: L'eros nel boudoir  (Letto 506 volte)

Doxa

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L'eros nel boudoir
« il: Agosto 02, 2012, 09:56:04 »
L’eros nel boudoir

Dal verbo francese “bouder", che significa”tenere il broncio”, deriva la parola “boudoir, usata poi per indicare il piccolo salotto adiacente la camera da letto delle signore.

Il boudoir fu di moda nelle settecentesche dimore signorili. Veniva usato dalle ricche dame  per la loro toilette, oppure per la conversazione con gli ospiti, o come intimo luogo sexy, dove gli amanti praticavano i preliminari sui sofà, si concedevano all’eros nella soffusa luce delle candele e gli inebrianti profumi delle essenze, mentre i pensieri e l’immaginazione si realizzavano sul letto con lenzuola di seta e morbide coperte.

Al boudoir ha dedicato un libro lo scrittore francese Michel Delon, docente nell’Università di Paris-Sorbonne. L’autore ha pubblicato il suo elaborato col titolo: “L’invenzione del boudoir”, nel quale traccia la storia di questa stanza descritta nei romanzi, nelle poesie o testi teatrali.

Nella letteratura francese del ‘700  il boudoir è un ambiente polifunzionale, citato da numerosi autori, fra i quali il commediografo  Pierre Carlet de Chamblain de Marivaux, noto come Marivaux; il poeta e drammaturgo Prosper Jolyot de Crébillon;  gli scrittori Pierre-Augustin Caron de Beaumarchais, Pierre-Ambroise-François Choderlos de Laclos e  Donatien-Alphonse-François de Sade, conosciuto come Marchese de Sade.

De Sade fu uno scrittore poliedrico. Alcuni testi li elaborò mentre era in prigione.  Le sue opinioni immorali le confidò nel libro “La filosofia nel boudoir”, nel quale racconta l'iniziazione alla sessualità della giovane Eugénie ad opera di Madame de Saint-Ange e del cinico e libertino Conte de Dolmancé.

La narrazione è intervallata da intermezzi orgiastici, ed i personaggi, coadiuvati dal fratello di Saint-Ange e dal dotato servo Augustin, sperimentano nella promiscuità  posizioni e ruoli.

Quella di Eugénie è l'iniziazione ad una totale assenza di inibizioni che, secondo De Sade sfocia inevitabilmente nella crudeltà in quanto crudele è la natura umana.

De Sade dedica  “ai libertini” l’incipit del suo suddetto libro. E si rivolge a loro dicendo:

“Dissoluti di ogni età e sesso, dedico a voi soli questa mia opera: che i suoi principi vi nutrano, agevoleranno le vostre passioni! E queste passioni, dinanzi alle quali certi frigidi e insulsi moralisti vi fanno provar terrore, sono in realtà i soli mezzi che la natura mette a disposizione dell'uomo per conseguire quel che essa si attende da lui. Ubbidite soltanto a queste gustose passioni! Vi porteranno senza dubbio alla felicità.
Donne lubriche, la voluttuosa Saint-Ange sia per voi modello! Secondo il suo esempio, disprezzate tutto ciò che è contrario alle leggi divine del piacere che l'assoggettarono tutta la vita.
Fanciulle rimaste troppo a lungo legate a insensati e pericolosi vincoli d'una virtù fantasiosa e di una religione disgustosa, imitate la voluttuosa Eugénie! Annientate, calpestate, e con la sua stessa rapidità, tutti i ridicoli precetti che genitori imbecilli vi hanno inculcato!
E per voi, amabili libertini, per voi che fin dalla giovinezza avete come soli freni i vostri stessi desideri e come uniche leggi i vostri stessi capricci, sia modello il cinico Dolmancé! Spingetevi agli estremi come lui se volete percorrere, come lui, tutti i sentieri in fiore che la lascivia aprirà al vostro passaggio! Convincetevi, alla sua scuola, che soltanto con l’ampliare la sfera dei piaceri e delle fantasie, solo con il sacrificare tutto alla voluttà, quel triste individuo conosciuto sotto il nome di uomo, scaraventato suo malgrado in questo infelice universo, potrà riuscire a spargere qualche rosa tra le spine della vita.”

Poi seguono i dialoghi.

Nuvola

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Re:L'eros nel boudoir
« Risposta #1 il: Agosto 02, 2012, 10:46:03 »


“Dissoluti di ogni età e sesso, dedico a voi soli questa mia opera: che i suoi principi vi nutrano, agevoleranno le vostre passioni! E queste passioni, dinanzi alle quali certi frigidi e insulsi moralisti vi fanno provar terrore, sono in realtà i soli mezzi che la natura mette a disposizione dell'uomo per conseguire quel che essa si attende da lui. Ubbidite soltanto a queste gustose passioni! Vi porteranno senza dubbio alla felicità.
Donne lubriche, la voluttuosa Saint-Ange sia per voi modello! Secondo il suo esempio, disprezzate tutto ciò che è contrario alle leggi divine del piacere che l'assoggettarono tutta la vita.
Fanciulle rimaste troppo a lungo legate a insensati e pericolosi vincoli d'una virtù fantasiosa e di una religione disgustosa, imitate la voluttuosa Eugénie! Annientate, calpestate, e con la sua stessa rapidità, tutti i ridicoli precetti che genitori imbecilli vi hanno inculcato!
E per voi, amabili libertini, per voi che fin dalla giovinezza avete come soli freni i vostri stessi desideri e come uniche leggi i vostri stessi capricci, sia modello il cinico Dolmancé! Spingetevi agli estremi come lui se volete percorrere, come lui, tutti i sentieri in fiore che la lascivia aprirà al vostro passaggio! Convincetevi, alla sua scuola, che soltanto con l’ampliare la sfera dei piaceri e delle fantasie, solo con il sacrificare tutto alla voluttà, quel triste individuo conosciuto sotto il nome di uomo, scaraventato suo malgrado in questo infelice universo, potrà riuscire a spargere qualche rosa tra le spine della vita.”

Poi seguono i dialoghi.
Veramente, dalle cronache dei giorni nostri sembra essere successo esattamente il contrario: l'essere umano che si abbandona alla lascivia spudorata e senza freni diventa solo uno dei peggiori avidi animali senza scrupoli!