88 è un numero perfetto - seconda parte - Occhiverdi
"posso accomodarmi?" e senza aspettare risposta si buttò sulla sedia di fronte lei.
Vicini.
Molto vicini.
Molto.
mmmmmmm
Era bello, molto più di quanto lei avesse immaginato.
"Spero di non recarti disturbo, ma...hai un viso familiare..occhiverdi, chi sei?"
Lui la scrutava con una curiosità tale che nessuno avrebbe mai immaginato che l'aveva già sognata mille volte.
"oh..beh ecco"
Vuoto.
Ma come?? reagisci, forza, o potrebbe insospettirsi e capire.
"Beh non so se conosci la zona, ma spesso io passo da queste parti, forse mi avrai vista un'altra qualsiasi di queste mattine" lei disse e sorrise, ma non forzatamente, e questo s'intuiva.
"mmm dici conoscere la zona eh? beh vediamo...fammici pensare...ma sì ci abito solo da quando sono nato! Devo averti vista, e chissà quante volte."
Subito dopo ecco un attimo di silenzio che il ragazzo del bar, evidentemente molto attento al dialogo fra i due, utilizzò per giungere con garbo lasciando scivolare il vassoio sul loro tavolino; prima di andarsene, con curiosità diede uno sguardo a quei due che non aveva mai visto prima.
