Una volta la domenica mattina voleva dire Santa Messa, celebrata in latino, e i fedeli si recavano in chiesa indossando il vestito “buono”, il vestito della festa
Scarpe lucide, camicia, cravatta e giacca per gli uomini; gonne lunghe fin sotto le ginocchia, velo a coprire la testa( non doveva mai mancare), proibiti gli abiti smanicati e scollati, per le donne. Il vestito della domenica era spesso cucito dalla sartina del paese o, per le più brave con l’ago, confezionato in casa
Le donne andavano alla prima Messa( così si chiamava), perché poi dovevano tornare svelte a casa a preparare il pranzo speciale della domenica
Anche quella mattina, erano presenti in chiesa i parrocchiani della piccola frazione di Cerro Maggiore, che di nome fa Cantalupo e che diventerà famosa per la sortita del suo parroco.
Finita la funzione, il religioso di nome don Giuseppe, salì svelto, attraverso una ripida e stretta scaletta sul campanile: aveva da comunicare ai suoi fedeli, i quali, prima di tornarsene a casa, sostavano sul piazzale antistante la chiesa, una notizia urgente e strabiliante.
Per mezzo di un vecchio megafono, richiamò la loro attenzione:
“ Miei fedeli – esordì – ho da dirvi una scoperta straordinaria che riguarda tutti noi.
Ascoltate. Guardo dinanzi a me, e vedo il mondo; se volgo lo sguardo a sinistra, vedo il mondo; alla mia destra, c’è sempre il mondo. Se mi giro, vedo ancora e sempre mondo.
Ordunque: Cantalupo è in mezzo al mondo !
Ohhhhhhh…fu il sommesso mormorio di stupore dei fedeli
Gente genuina e semplice, un po’ rozza se vogliamo ma erano gli anni dei poveri ma belli!