A perdifiato in un baratro di maggio
su battute d'onde rapaci
primo gioco dell'esserci
guizzo di un sogno senza fondo
capogiri di stelle
sporgenti su ombrelli di ciglia
attese silenti di voci
e piccole dita
comunità di sguardi
impaurito cercare
sotto la guida ignota di un burlare narici
di uno scoprire vestendo
brillante manto celeste.