In effetti il mondo dei poeti è sempre stato molto duro, anche perché essi sono sempre stati dei duri, pur con dolcezza: hanno sopportato di tutto, dal manicomio al suicidio, all'assassinio - e spesso addiritura stoicamente - senza perdere un'ineffabile grazia connaturata. Soltanto negli ultimi venti o trent'anni la poesia ha perduto di spessore e di autenticità, anche a causa di politiche che hanno portato la razza umana verso facili edonismi e spesso degenere forme di spietati business; ma al contempo vediamo quanto il dolore e la violenza siano sempre molto latenti nell'inconscio individuale come in quello collettivo, al punto da esplodere sempre in qualche immane crisi... Quindi tanto vale accettare il dolore in senso planetario, così come il fenomeno della morte, senza infilare la testa sotto la sabbia.