Autore Topic: Catania la domenica (... di angelo)  (Letto 1065 volte)

presenza

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Catania la domenica (... di angelo)
« il: Gennaio 16, 2012, 23:01:27 »
È sugli odori che scrivo adesso, su quelli domenicali,
indimenticabili di mezza mattina, prima di pranzo,
pronti ad immergersi tra salse e caponate: i rossi evocati
dai piatti e tovaglie siciliane, i bianchi parmigiani, gli
arancioni delle paste soffici e abbondanti. L'odore della
pioggia sull'asfalto che sa di terra e lavoro, ma che sullo
smog si annulla subito cedendo il posto ad una lucentezza
immacolata: l'energia dei bimbi che accompagna il mezzo
torpore degli adulti, le presenze di gatti e cani nelle case
puzzolenti di veccchio e secolare. Una Catania dimenticata,
eppure lì a scaldarci tra stufe e grigi vetri sfatti da tanto
innocente cuttigghiare la vita degli altri.
Ancora odore pesante di muffe e carta riciclata, di biciclette
scassate, di vernici e colori tra tanta vita e pure morte.
Perchè Catania sa di morte e di inesorabilmente statico
eppure forte. Catania tra i suoi odori, i suoi secondi piatti
popolari, vastasi, conditi di grida e vuciate, tra i sessi evocati
ed i piaceri nascosti. Tra gli innumerevoli tentativi di
erotismi repressi e pure consumati. E i maccheroni e mezze penne
tra cucine e fogli, tra scritture e fritture: una dimensione che
non si può delineare se non si è vissuti tra sogni e lacrime.
Ma adesso vorrei solo sfiorare il cuore delle mani delle mamme
e delle loro anime docili e pazienti, vorrei riprendermi lo spazio e il tempo
abbandonato da girovagari nel futuro di una illusione. E ancora
illudermi che questi veri odori rimangano tra noi vividi e perenni.

Brunello

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Re:Catania la domenica (... di angelo)
« Risposta #1 il: Gennaio 18, 2012, 13:12:13 »
Un omaggio dal retrogusto delicato ad una Catania che si fa amare da chi vive nel cuore di questa città, questa prosa trasmette ai lettori delle sensazioni molto intense. Bravissimo.

presenza

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Re:Catania la domenica (... di angelo)
« Risposta #2 il: Gennaio 20, 2012, 00:01:21 »
grazie brunello, per la sensibilità dei tuoi commenti e grazie da Angelo!

sassolinonero

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Re:Catania la domenica (... di angelo)
« Risposta #3 il: Febbraio 16, 2012, 15:59:55 »
Che strano...leggendoti ho cominciato a lacrimare...forse hai evocato qualcosa che non riesco a focalizzare, ma so' che e' dentro me.
Ho un'amica che adoro a Catania...presto saro' li'.
Ogni volta che la gente è d'accordo con me provo la sensazione d'aver torto. Oscar Wilde



Per capire un poeta, un artista, a meno che questo non sia soltanto un attore, ci vuole un altro poeta e ci vuole un altro artista. CARMELO BENE

presenza

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Re:Catania la domenica (... di angelo)
« Risposta #4 il: Febbraio 17, 2012, 00:16:34 »
vieni a trovare anche me!

piccolofi

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Re:Catania la domenica (... di angelo)
« Risposta #5 il: Febbraio 20, 2012, 17:02:27 »

    Oh, si, davvero bello, davvero bello questo quadretto, che e' prosa e poesia insieme, di una citta' evidentemente amata e ben conosciuta, e cosi' intensamente trasmessa anche a chi e' lontano, estraneo a una Sicilia bella e ignota. 

presenza

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Re:Catania la domenica (... di angelo)
« Risposta #6 il: Febbraio 21, 2012, 18:46:41 »
Salve a tutti. Sono l'autore delle poesie "catanesi". Ringrazio mia sorella che ha postato affettuosamente le prime due poesie (io ero reticente...). Visto i vostri commenti positivi e lusinghieri, per completare il ciclo vi invio la terza di poesia. Un caro saluto a tutti.

Catania il pomeriggio (16 gennaio 2011)

È questa l'ora migliore in cui dedicarsi a se stessi, dalle due e
trenta alle quattro. Le pause dal lavoro, agognate come secchiate
d'acqua nei deserti delle proprie esistenze, sono contenitori
di abbandono fisico anzitutto, ma anche di fascinazioni sensuali,
fantasie e proiezioni in cui il sesso nascosto tra le viscere dei
catanesi è diverso dal resto del mondo. Catania e le sue strade
vuote e in tregua, non sa più di nulla. Si annienta su se stessa, ma
rimugina tra dolori e amori le proprie incertezze e desideri.
La via Etnea, scende e sale, si apre sul nulla e si chiude sul tutto,
la via Garibaldi violentata da carni fresche e straniere, nella loro
audacia e trasparenza, la pescheria che si pulisce da sola
come una gatta sapiente e meschina. È questa l'ora di un
pomeriggio catanese, che alle tre in punto dimentica il tempo
storico, si avvolge su se stessa come un gomitolo gremito di
faccende familiari, un riccio abilissimo ad occultarsi e proteggersi
da tante infamie naturali. È questa l'ora in cui il caffè si
materializza in color marrone tra i cieli pesanti sopra via
Crociferi. Catania, come una vecchia isterica o un bimbo
troppo sicuro di sè, una donna con seni immensi e un
africano eccitato dal sole che in via Maddem sogna il
Senegal, tra arancini tiepidi e scacciate ingiallite. Ed alle
tre e mezza il cinema rosso si scalda di vecchi, le ragazzine
cinesi a fare i compiti e gli arabi a fumare gioiosi e affamati.
Ancora una mezz'ora per digerire tanta indifferenza ed una
fetta di salame, i muratori manzi a scrollarsi di dosso i calcinacci
e le liste delle spese: trenta euro in tasca cambiano la vita.

piccolofi

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Re:Catania la domenica (... di angelo)
« Risposta #7 il: Febbraio 22, 2012, 15:05:50 »
  :dsew:  Bellissima  :  prosa, poesia?, non so.  Prosa nello stile, poesia nell'animo e nella capacita' evocativa.  Comunque e' la tua vena migliore quella che pesca le sue radici nella tua citta' e piu' ampiamente nella tua terra.  Cosi' diventa un po' anche nostra, tramite il tuo sottile ponte di sensazioni ed immagini.
Ciao.    Piccolofi :rose: