Autore Topic: IL DIO DI SAFFO  (Letto 628 volte)

albertogiulini

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IL DIO DI SAFFO
« il: Novembre 21, 2011, 20:10:22 »
il dio di Saffo e di Anacreonte
portavano in alto un eroico vessillo
che ora è stato scordato, frainteso e
completamente calpestato. Però non è
questione di alto o basso, dato che
l'immondo circola nelle vene dappertutto.

Se l'esule Ugo Foscolo non avesse
avuto una figlia sposata in England
(che lo mantenne là negli ultimi anni),
il Poeta sarebbe morto di stenti molto prima.

E Sandro Penna scomparve
con in bocca solo mezza dentiera...
Lamentava: tutti i premi se li becca
sempre Montale -
perché? non è scandaloso? Fa parte del giro
di ricchi 'liberal' soltanto in apparenza,
 molto egoisti nella sostanza.

Ma ora riprendiamo posizione, da una tal postazione
senza far troppi melodrammi né ulteriori lamentazioni!

Emily Dickinson non usciva quasi mai di casa
(se non per andare al cimitero)
Non pubblicò in vita che qualche sporadico verso;
anche Pessoa, d'altra parte, si portò
nella tomba il segreto del suo tenero splendore:

Oro Interiore e virtuali nick per contrastare
le spaventevoli (anonime?) brutture d'ogni propria epoca.

Non dimentichiamo che perfino in Francia
il piombo delle tombe - compresa quella in cui
riposavano i resti anonimi di Leonardo da Vinci - in una fossa comune -
venne ben presto fuso per farne palle da cannone.

ninag

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Re: IL DIO DI SAFFO
« Risposta #1 il: Novembre 22, 2011, 18:49:58 »
Un viaggio tra i poeti e la poesia, interessante!