C'è una foto nuova
e sconosciuta,
sullo schermo
nuovo preciso segno
della tua distanza,
indiscutibile prova
della complicata relazione
con la tua assenza.
La guardo.
Interpreto gli aspetti
dell'espressione del tuo volto.
Ricerco le tracce della vita
che ti percorre ogni giorno.
E' tutto fuori fuoco, adesso,
leggermente annebbiato
come questa tua piccola icona,
come la foto "mossa"
d'un fotografo sorpreso da un movimento...
e mi scopro distratto
a pensare quanto sia
un gran ladro di ricordi, il tempo.