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Quest’anno tra i primi libri stampati c’è quello della giornalista d’origine genovese Mariangela Rossi.
Il libro è titolato: “Genova in jeans”, edito da “Minerva”. Sono solo 32 pagine, edizione italiana e inglese, costa 5 euro.
Sfogliando le pagine si può leggere che a Genova, non la “Via della seta” ma la “Via del jeans” transita per via Pré, via del Campo e via San Luca, nel centro storico, dove c’è anche il negozio di abbigliamento “Lucarda”, ubicato nei portici medievali della “Ripa Maris”, gestito dall’omonima famiglia dal 1920. Fu il primo negozio a vendere Jeans in città, in particolare ai portuali, ed anche le camicie “Boxer”, le giacche blu a doppiopetto, le t-shirt da barca a righe, e le “pidocchiere” (maglie da marinai in lana ruvida che fanno venire il prurito e inducono grattarsi, perciò pidocchiere).
Nella seconda metà dello scorso secolo Lucarda era punto di riferimento per il porto e le compagnie di navigazione che si servivano nel negozio per le forniture di abbigliamento per i marittimi, dagli ufficiali di macchina a quelli di coperta. Vestiva tutti: dai camalli ai pescatori, dagli equipaggi ai figli degli armatori.
Sempre a Genova, nel museo diocesano sono custodite 14 tele di lino tinte con l’indaco (come il colore dei jeans), dipinte con biacca, sono del ‘500 e raffigurano la Passione di Gesù, ispirate dalle incisioni di Albrecht Dürer.
Per definire le balle di tela provenienti dalla Liguria, il “jean” è citato nell’inventario dei beni di Enrico VIII Tudor (1491 – 1547) re d’Inghilterra e d’Irlanda dal 1509 alla sua morte.
A Genova, nella casa dove nacque Giuseppe Mazzini c’è il Museo del Risorgimento. Vi sono custoditi anche alcuni jeans indossati dai garibaldini. Ma per vedere i jeans di Giuseppe Garibaldi quando combatté in Sicilia, bisogna venire a Roma e trovare la teca che li custodisce nel Museo del Risorgimento, allocato sul lato destro del “Vittoriano”, guardando il monumento da piazza Venezia.
Tornando a Genova, nell’ambito dell’area della Darsena, punto di connessione tra Porto Antico, Centro Storico, Stazione Marittima ed alcuni dei principali snodi logistici della città è prevista la riqualificazione di due edifici adiacenti al Museo del Mare, il Palazzo Tabarca e il Palazzo Metellino. Entrambi verranno adibiti a nuovi spazi polifunzionali che riqualificheranno la zona e connetteranno il centro storico con la zona della Darsena.
Nel Palazzo Tabarca sarà allocato il futuro Museo del jeans e altri ambienti.