Lentamente, senza sforzo
salgo il sentiero a mezza costa
lontano dal mio limite normale
ma il respiro ugualmente s'accorcia.
Così mi succede da qualche tempo
da che la tua assenza
il mio respiro si prende,
l'unico segno per me tangibile
dell'incrocio delle nostre vite
mi cresce dentro il petto
dentro questo cuore insufficiente.
Mi lascio riempire
dalla tua presenza invisibile ed assente,
da questo piccolo peso
che sul petto s'appoggia,
da questa anteprima di morte,
da questo respiro precario...
e mi macero
di questa folle malinconica allegria.
Di sentirti vicina.
Di sentirti un poco mia.