Beh, anche considerarli così, è ancora un retaggio di una visione di tipo "idraulico" con compensazioni, sfoghi,regolazioni, livellamenti finali. Il sogno, se recuperiamo il linguaggio arcaico, organismico sono di semplice lettura e sono una lastra della nostra condizione psicofisica e contengono il significato di quello che ci succede e il giudizio per come ci comportiamo con la nostra stessa vita. Più praticamente se abbiamo un problema reale, il sogno ci mostra l'origine del problema, la soluzione. Tutti ci hanno detto fin da piccoli: è "solo" un sogno e noi abbiamo sottovalutato sempre questa voce della nostra saggezza più intima. Nell'antichità era ben altra cosa, i sogni erano presi seriamente, ne abbiamo testimonianza nei pochi testi giunti fino a noi. Non ricordare i sogni è come cancellare una parte importante della nostra vita. Razionalizziamo troppo, ed è quello su cui specialmente i frequentatori di questo sito dovrebbero soffermarsi a meditare. In fondo provate ad immaginare che alla nascita questa nostra bella anima deve imparare a esprimersi tramite un codice, la lingua, già precostituito e si, si dice vivo, perchè si trasforma ma in realtà si sta perdendo, se ne sta perdendo il senso profondo, il significato semovente, l'alfabeto energetico. Il sogno mantiene quell'originalità, utilizzando quei simboli universali che hanno ancora il senso primitivo e che contengono la forza la semantica che altro non è che l'universo semantico in cui siamo, un universo di informazioni e significati; e di immagini, intese proprio come quello che agisce in me.
I sogni sono la manifestazione più ovvia della nostra intelligenza inseica. Andrea7