non essendoci un forum per cose "demenziali" posto qui questo pezzo.
C’erano una volta, due tribù di gatti, una nera che si chiamava Pong, e una bianca che si chiamava Ping.
La prima abitava nel continente nero, era una tribù di grandi lavoratori, ma a causa del destino avverso, nonostante tante fatiche, era sempre in povertà.
La seconda viveva nel continente bianco ed era composta di gatti non tanto lavoratori,anzi piuttosto vagabondi, ma a causa del destino fortunato, era molto ricca.
Un bel giorno, un gatto Pong, andò a studiare sul continente bianco,pensando che un domani avrebbe potuto con la sua sapienza, rendersi utile al suo popolo.
La gioventù, si sa è piena di speranze, e una di queste si posò su una certa gattina Ping, molto dolce, affettuosa , meravigliosamente bianca e che studiava danza.
L’amore folgorò i due giovani, che in breve decisero di sposarsi, ma non si resero conto che guai avrebbero provocato; infatti furono avvisati i capi tribù, che per ragioni diverse si opposero tenacemente all’unione.
La tribù Pong considerava che se il gatto nero si fosse trasferito sul continente bianco, non solo non avrebbe potuto rendersi utile al suo popolo, ma probabilmente si sarebbe trovato a lavorare per tutti i vagabondi bianchi e questo non doveva accadere!
La tribù Ping, dal canto suo, considerava con snobismo l’entrata in famiglia di un gatto nero, sì gran lavoratore, ma povero e ciò significava che in fin dei conti il suo lavoro non rendeva e così avrebbero dovuto mantenere anche lui!
Venne fuori anche il discorso dei futuri gattini, che sarebbero stati grigi ; in quale continente sarebbero dovuti stare?
Insomma, nessuna delle due tribù voleva perdere un proprio esponente, né farsi carico di uno nuovo!
Gli innamorati intanto aspettavano speranzosi e si maceravano nel loro sentimento contrastato, non mangiavano più, non facevano più le fusa, dormivano poco e sospiravano molto.
Ad un certo punto, pensando che non si poteva più continuare così, intervennero le femmine bianche e nere, sempre romantiche e pratiche, ed escogitarono un sistema per risolvere la situazione.
Proposero che si facesse la conta dei bianchi e dei neri e la tribù in maggioranza avrebbe deciso, senza appello, il da farsi.
Cominciò subito la conta da entrambe le parti e fu così che nacque la 1° grande tragedia della storia dei gatti.
Nessuna delle due etnie aveva infatti pensato di dare un nome ai propri gatti, ma aveva dato solo un numero per distinguersi gli uni dagli altri. Fu per questo motivo, che il capo nero arrivato al Pong n° 918273…2, non ricordandosi più dove era arrivato, dovette ricominciare dall’inizio.
Gli innamorati intanto aspettavano speranzosi.
Il capo bianco era negli stessi guai e forse peggio, perché aveva pensato di fare l’appello incolonnando per numero i gatti Ping e chiamarli ad uno ad uno. e poi per far prima , a due a due. Al n°918273….2 si accorse che quel numero era uscito un momento, passò allora al n°….3, ritornò poi al …2, il …4 si era addormentato e non rispondeva, il …5 era andato a prendere i gattini a scuola, che però non erano ancora stati contati.
Gli innamorati intanto aspettavano speranzosi.
A questo punto, il capo Pong telefonò al capo Ping per studiare un modo diverso di fare la conta (maledicendo le femmine che avevano avuto questa idea).
Dopo giorni d’aggiustamenti, decisero che dal continente bianco un Ping avrebbe urlato il proprio Ping e a questi, dal continente nero, un Pong avrebbe risposto con il proprio Pong. Secondo le intenzioni, la conta avrebbe dovuto terminare con un urlo dispari, determinando la vittoria di una delle parti.
Nacque così la 2° grande tragedia della storia dei gatti.
Gli innamorati intanto aspettavano, un poco meno speranzosi.
Ad ogni Ping corrispondeva un Pong; milioni di Ping a milioni di Pong!
Tutto il mondo era diventato un’enorme PING PONG e purtroppo c’era sempre qualche cretino che faceva il verso o l’eco e così bisognava ricominciare da capo.
Non c’era soluzione!
A un certo punto del secolo, al povero innamorato Pong, per salvare il mondo dal terribile destino che lo aspettava, se non fosse mai finita la conta, non rimase altro che rinunciare alla bella e dolce Ping. Pong fece voto ( forzatamente) di castità e povertà, tornò a casa e fu il primo San Pong del continente nero.
E la bella dolce Ping? Scappò con l’inventore del Monopoli, non sopportando più il ping pong, comprò il viale dei giardini, l’energia elettrica, l’acqua potabile e tante belle cose. Visse felice e contenta e per nulla casta.