Quante giornate dal sapore amaro
pensando che aspettare sia più saggio
e quante altre trascorse ad affannarsi
per nascondere la paura di sbagliare.
Ed è così che ci si chiude al mondo
e quello a noi non sa più cosa dire
invalicabili sono le tante barriere
mentre la realtà si veste di ordinario.
E ci s’illude d’essere i padroni
di camminare a testa alta tra la folla
basta soltanto non appesantire
o vivere senza fare domande.
Così quel giorno arriva come da lontano
nessuno ormai lo sente è solo di passaggio
sta in mezzo alle panchine sgangherate
e guarda noi come siamo diventati tante monadi.