Autore Topic: Le storie di Clò 16  (Letto 846 volte)

ninag

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Le storie di Clò 16
« il: Febbraio 08, 2023, 20:21:51 »
Il cambio della guardia

Tornò l’estate e Clò iniziò a riacquistare la linea, decise allora di acquistare degli abiti nuovi. Trovò in un negozio del centro, un bellissimo abito color rosa pastello. L’abito disegnava audacemente le sue curve, sia a destra che a sinistra.
Mentre si ammirava davanti allo specchio sentì sua madre che urlava.
Si precipitò come un fringuello si spiccica su un vetro troppo trasparente, infatti ruppe lo specchio della sua camera ;con un  tale fragore che dopo due minuti  arrivarono  vigili del fuoco.
Clò si ritrovò con qualche centinaia di frammenti di vetro sull’abito nuovo, che acquistò una luce del tutto singolare, ogni movimento la faceva assomigliare a uno strobo.
A fatica suo padre convinse i vigili del fuoco che la casa non era andata a fuoco, almeno non quella volta.
Sua madre adagiata sul divano, aveva lentamente ripreso conoscenza.
Le sue parole furono” Il governo”.
Poi ricadde in uno strano torpore.
Non ci mise molto Clò a capire cosa fosse accaduto, tutti i televisori della casa si erano accesi simultaneamente, come per incanto.
Una voce metallica ripeteva meccanicamente ogni tre minuti” Qui è il comitato del nuovo governo, state sereni andrà tutto bene”.
Clo a quelle parole si sentì rassicurata, fino ad allora  nel suo paese si erano avvicendati  solo un centinaio di governi.
Rosso, rosa, verde, a pallini, giallo, bianco, bianco a strisce, Blu, bluette, celestino… l’ultimo quello a strisce verdi era in carica da quasi un anno, un vero record, per la nazione.
La mattina seguente si scoprì che il nuovo governo aveva raggiunto grandi risultati, con i nuovi colori, giallo, verde, blu. Una nuova combinazione di colori.
Il primo annuncio del nuovo capo del governo” Il supermassimoestremounicoillustre presidente Il professor Ficomoros, uomo di nobili origini, fu quello della riconversione alimentare.
Clò quella mattina aveva lavorato come sempre e decodificato un centinaio di messaggi risalenti alla prima guerra mondiale e data l’urgenza e le necessità del momento quei documenti erano assolutamente indispensabili.
Uno dei messaggi conteneva di sicuro una grande verità e narrava “Mamma, oggi abbiamo mangiato formaggio”.
La mamma era chiaramente un’allegoria, una figura retorica, e rappresentava esplicitamente il capo dello stato, mentre il magiare, mangiare formaggio era di sicuro una forma chiarissima di intenti. Il popolo doveva essere nutrito; ma non di solo cibo.
Il presidente Ficomoros messo al corrente di tale importante dispaccio, comprese all'istante il fine significato nascosto. Lui, essendo poco amante del formaggio decise che da quel giorno si dovessero mangiare i broccoli, a lui piacevano tanto, in fondo era il presidente, poteva invitare il popolo a consumare i broccoli.
Nel pomeriggio tutti i programmi televisivi parlarono di broccoli. L’ode al broccolo( opera scritta dallo stesso presidente  Ficomoros), le virtù e i segreti del broccolo, il broccolo e i sette nani, opera nata dalla fusione di storici racconti tramandati per secoli.
Per giorni e giorni l’etere venne inondato dal verde broccolo, tutti indossarono abiti verde broccolo. Lo stilista “ Mò ti vesto io” lanciò la moda delle gonne a broccolo. Ogni influencer, uomo, donna, bambino, indossò qualcosa con i  colori del broccolo.
Solo Clò impegnata a lavorare, non si accorse di questa nuova moda, quel pomeriggio decise di andare a prendere un aperitivo nel bar della piazza( Goccia dopo goccia), il locale aperto da pochi giorni.
Indossò il suo completo rosa pastello, ancora aveva qualche luccichio, ma Clò era fiera del suo stil, ed era sicura che presto tutti l’avrebbero imitata.
Appena scesa dall’auto si accorse che qualcuno la osservava. Era una donnina minuscola, magra magra, che indossava una strana gonna verde. La donna la guardò con sdegno.
Clò era disposta a pagare il prezzo per le sue scelte e andò oltre, fiera nel suo incedere. Il locale pareva una serra, tutto era verde, i divani, le pareti, i camerieri, le tende, le bevande.
Gli astanti si voltarono all’unisono al suo ingresso.  Il più sfacciato la guardò con disprezzo, e le disse” ecco la solita disfattista, quella che vuole sempre distinguersi”.
Clò non capì, una ragazza si alzò e le buttò addosso un liquido verde.
In un attimo tutti urlarono, vai  fuori ,via.
Clò li guardò e con voce soave chiese” Che succede?”.
Il barman la guardò con un leggero disprezzo e le disse” Si accomodi fuori, noi non vogliamo le roselline qua”.
Clò colpita da un tale affronto uscì  sdegnosamente dal locale.



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Re:Le storie di Clò 16
« Risposta #1 il: Febbraio 09, 2023, 16:37:55 »
Ode al broccolo  :blank:

Sempre divertentissima con la tua satira governativa e la splendida Clò.

ninag

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Re:Le storie di Clò 16
« Risposta #2 il: Febbraio 13, 2023, 18:22:22 »
 :blank: La solita Clò! ;D