Di tutto il niente non è rimasto più niente
a buon mercato ho pagato ogni pezzo
e conservato dentro un vaso di vetro.
Così ho imparato a farne a meno quando
sopraggiunta la sera, seduta ad un tavolo
conto i cocci di una giornata ad ore.
Allora quel vaso di magia si riempie
e scorgo cavalli al galoppo, un giardino
d’inverno e il mare al tramonto.
Così tutto trabocca e non sento che il suono
ora nel sogno, ora nel sonno
e mi vesto di mille colori
e mi metto a cantare canzoni.