Da pioggia a pioggia si dicono parole,
quelle senza colore perché il loro suono
fuoriesce distorto quando bagnano terra.
Così tra uomini se le lingue infuocano.
Il viso e il corpo trasformano gli oggetti
e tutto intorno restano solo macerie.
E sì, le gocce cadono come le lacrime
dritte, salate, trasparenti e perse
attendono d’essere raccolte.