Autore Topic: Laura Settima corsia  (Letto 724 volte)

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Laura Settima corsia
« il: Maggio 29, 2022, 21:37:22 »
Laura
Settima corsia

Percorremmo in breve, quei pochi chilometri per arrivare al fiume. Una volta fermati, Laura prelevò dal bagagliaio dell’auto, una coperta. Le chiesi il perché della coperta.” Ci troviamo un luogo tranquillo e ci fermiamo. Non mi piace molto camminare, già lo faccio troppo per lavoro. Mica sono seduta alla scrivania io...”. Al solito pungeva, non replicai. Mi avviai con Lei a fianco verso l’ingresso del parco. Entrati, ci avviammo lungo il sentiero a percorso predisposto lungo la riva del fiume. Altre persone stavano passeggiando, oppure si godevano panorama e pace sulle panchine oppure sdraiate a terra. Arrivammo così su un prato che dava sull’ansa del fiume e ne permetteva anche la visione di un lungo tratto a monte come a valle. Laura senza dire nulla, allargò la coperta sull’erba e si accomodò sopra, invitandomi a fare altrettanto.” Vieni, non ti mangio mica!”. “Sono indigesto!” Risposi a tono, sorridendo e sedendomi accanto a Lei. Una strana sensazione, quasi di eccitazione mi investi, sentendola cosi vicina fisicamente a me. Mi liberai della giacca, che finì accanto. Lei venne subito a contatto di natiche con un rapido gesto. La guardai nel viso, mai quei due occhi azzurri e quasi diabolici erano stati così vicini. Ero perso in quello sguardo. In un attimo mi ritrovai le sue labbra sulle mie. Sorpreso, non volli però respingerla, anche perché il suo braccio mi aveva già stretta a se. Il nostro primo bacio. Fu già sensuale, lungo, atteso, desiderato, voluto e realizzato da entrambi. Non ebbi reazione quando mi lasciò dalla presa. Laura mi guardava a lato compiaciuta e appagata di quanto fatto, la sua lingua continuava però ad accarezzare le labbra, chiaro segno che non era ancora sazia. Il tutto sembrava qualcosa di programmato con cura da parte sua. Lo chiesi, da Lei in risposta un nuovo abbraccio e un bacio ancora più profondo, a cercarmi dentro. I suoi seni contemporaneamente premevano sul mio petto, una sorta di piacevole asfissia. Ricambiai con passione, allungai anch’io il braccio intorno a Lei. Ci staccammo nuovamente, appagati. “Laura, cosa abbiamo fatto?”. “Nulla, io ciò che desideravo. Tu non lo volevi? Non mi pare ti sia tirato indietro. Qualcosa che manca a entrambi allora, non un mio capriccio.”. Fu l’esplicita risposta di Lei, mentre si liberava della sua giacca, che finì a lato della mia. La mia attenzione ora era attirata dal reggiseno chiaro che si vedeva chiaramente sotto la maglia. Era a balconcino, semplice a sostenere i seni di Laura, che notò subito la nuova direzione del mio sguardo. “Ti piacciono? Per la mia corporatura sono piccoli, il mio cruccio. Nemmeno le gravidanze mi hanno aiutato.” Ammise senza farsi problemi. Pur valutando una seconda o massima scarsa terza taglia dalle dimensioni, stuzzicai Laura: “Io non ho nulla da obiettare, ma chissà senza l’imballo!”. Provocai la risata in Laura, mi piaceva vederla sorridere alle mie battute,aggiunsi. ”Guarda che non gradisco silicone.”. “Non preoccuparti, sono tutta al naturale. Avrai modo di apprezzarlo se vorrai.” Questo suonava già di esplicita proposta di andare ben oltre tra noi. “Laura non vuoi perdere tempo insomma.” Dissi, Laura si fece nuovamente seria “Amo questa nuova emozione, la sensazione che sono ancora capace di suscitare interesse, come donna e come femmina. Mio marito è scontato oramai, io no. Voglio ancora sentirmi desiderata e appagata, sotto ogni profilo.”Strinsi Laura nuovamente a me, le nostre labbra si unirono ancora, a cercare i brividi persi da tempo per entrambi. Sebbene preso dall’intrigante situazione, mi accorsi delle occhiate non troppo benevole e critiche che ci venivano rivolte da chi passava sul sentiero vicino. Lo sussurrai a Laura, ricordandole che non eravamo due adolescenti al primo amore ma due persone adulte e mature. Fu difficile fermarsi,Laura aggiunse poi: “La prossima volta ti voglio mio fino in fondo, magari in un posto più tranquillo e riservato.” Sembrava tutto un sogno, ma era reale, palpabile sotto ogni punto di vista, quanto stava accadendo. Restammo sdraiati a lungo, l’uno accanto all’altra, mano nella mano mentre i discorsi si intrecciarono nuovamente, liberi come ci si conoscesse da tanto tempo. Non ci accorgemmo del tempo se non quando interrotti dallo squillo del cellulare di Laura. Rispose, riconobbi una voce maschile all’altro capo. Non intervenni, lasciai Laura parlare senza problemi. Quando chiuse la comunicazione, mostro subito una chiara delusione. “Ti riporto indietro, devo tornare a casa in breve.” Non chiesi il motivo preciso, mentre ci si ricomponeva. In silenzio sino alla sua auto e senza troppe altre parole arrivammo al parcheggio del centro commerciale. Ci salutammo frettolosamente, quando scesi alla mia auto. Con il gesto che mi avrebbe chiamato presto, si allontanò velocemente verso l’uscita. 

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Re:Laura Settima corsia
« Risposta #1 il: Maggio 30, 2022, 12:10:51 »
Questo è il mio capitolo preferito finora, ci sono tutti gli ingredienti: la passione, l'intrigo, la clandestinità e il richiamo alla realtà con l'intrusione della voce maschile al telefono.