Autore Topic: “Tà eis heautòn”  (Letto 697 volte)

Doxa

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“Tà eis heautòn”
« il: Gennaio 20, 2020, 09:19:40 »
Qualcuno li chiama “pensieri”, altri preferiscono “ricordi” o “ricordanze”, altri ancora “memorie” o “memoriali”, oppure “rimembranze”.

Quei moniti incessanti dell’imperatore Marco Aurelio a non spazientirsi, non sdegnarsi, non meravigliarsi, non attendersi nulla dalla vita e dagli altri, è bene titolarli con le parole che forse l’autore preferiva: “A se stesso” (in greco: “Tà eis heautòn”).  Restano un modello per chi cerca di conservare con la scrittura qualcosa della sua esistenza.

Pensieri, divagazioni, i ricordi  che “indossano la maschera delle memorie" sulla pagina, sono un tentativo per aiutare se stessi a chetare le voci del tempo passato, svanito nel nulla.

“… Passiamo, passiamo poichè tutto passa. / Indietro io mi volterò sovente. /  I ricordi sono corni da caccia / il cui clamore muore nel vento”, scrisse Guillaume Apollinaire nella sua poesia titolata “Corni da caccia”, compresa nella raccolta di poesie denominata “Alcools”.

La “chiusa” di questa poesia rimane impressa come un aforisma, come un pensiero che assilla con la sua eco,  e sembra di sentirlo quel suono prolungato e cupo dei corni che si perde nella campagna.

Il tempo va e “non tornano amori né passato” scrisse ancora  Apollinaire nella poesia titolata “Le Pont Mirabeau”, anche questa compresa nella raccolta “Alcools”.

Il “Mirabeau” è uno dei ponti di Parigi  che oltrepassa la Senna. Il poeta vi si recava spesso nel periodo in cui  amava la pittrice Marie Laurencin, un amore “immerso” in quel flusso del fiume  come un sogno:  “Tu mio dolore e attesa mia vana / Odo il suono morente di un flauto lontano”.

Il ponte Mirabeau


…Giornate e settimane il tempo corre
Né più il passato
Né più l’amore torna
Sotto il ponte Mirabeau la Senna scorre
Venga la notte rintocchi l’ora
I giorni se ne vanno io non ancora”.


piccolofi

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Re:“Tà eis heautòn”
« Risposta #1 il: Marzo 31, 2022, 20:16:33 »
 Mi piacciono, quei versi di Apollinaire!
Ed è purtroppo anche vero che non tornano amori , né passato.
Ora aspetto gli esaltati dell'oggi. Con questo oggi, poi!

Doxa

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Re:“Tà eis heautòn”
« Risposta #2 il: Marzo 31, 2022, 22:33:07 »
Piccolofi ha scritto
Citazione
purtroppo anche vero che non tornano amori , né passato.
Ora aspetto gli esaltati dell'oggi. Con questo oggi, poi!

Piccolofiore, “Tu mio dolore e attesa mia vana”, archeologa del forum, che metaforicamente scavi per riportare alla luce i  thread del passato per commentarli e donare agli autori il piacere del revival, il tuo post  mi fa pensare al noto poeta di epoca romana Orazio (Quintus Horatius Flaccus;  65 a. C. – 8 a. C.) e alla sua locuzione “laudator (al femminile  laudātrix) temporis acti se puero” (= lodatrice del tempo passato quando eri fanciulla; Ars poetica, 173).

Il poeta scrisse la frase  parlando delle persone anziane che, non potendo far rivivere gli anni passati,  li pensano con nostalgia, li abbelliscono.

I ricercatori dell’Università statale di New York e gli psicologi della Connecticut University  nel 2016 hanno somministrato dei questionari riguardanti il “primo amore” ed hanno avuto la conferma che “non si scorda mai”, perché intervengono fattori capaci di scolpirlo per sempre nella memoria.

Le emozioni, l’ansia, la felicità concorrono a rendere unica ed irripetibile l’esperienza del “primo amore” :-*.
 
La prova più convincente di quanto sia indelebile il primo amore è venuta dai social network, in particolare da Facebook, che ha permesso a molti adulti la riaccensione degli amori adolescenziali o giovanili, che riannodano il filo della propria esistenza. :Ppp:
« Ultima modifica: Marzo 31, 2022, 22:35:54 da Doxa »

piccolofi

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Re:“Tà eis heautòn”
« Risposta #3 il: Marzo 31, 2022, 23:02:23 »
 Oh grazie, caro!  L'anziana archeologa ti ringrazia della erudita disamina.
Lo so che è tipico dell'età guardare indietro e rimpiangere quel passato che non può tornare e magari ha regalato momenti significativi, proprio in linea con tempi più ricchi di contenuti, di valori, e dunque per la gente come me più significativi.
Ti dirò però che, se speravi di pungermi col tuo autocompiaciuto sarcasmo... beh, non è avvenuto : io credo davvero che ogni stagione abbia il suo buono, pur rimpiangendo passate bellezze.   Da sola, quando ho voglia di scherzare un po', mi definisco " la sorella di Matusalemme ".
E scommetto.. che ora ti metterai a cercare se il buon uomo aveva avuto davvero una sorella....
Così contribuirai al relax serale di tutti noi.
Bye, Fu-Stranamore e odierno Istituto vivente di sondaggi!! 

Doxa

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Re:“Tà eis heautòn”
« Risposta #4 il: Aprile 01, 2022, 08:52:15 »
 ;D

Piccolofi ha scritto
Citazione
se speravi di pungermi col tuo autocompiaciuto sarcasmo... beh, non è avvenuto

Ah, che dolor, che dolor mi susciti, amabile piccolofiore permaloso.
 
Sarcasmo ? Giammai ! Soltanto divertissement, tono scherzoso tra sodali virtuali di “antica data”.

Mentre ti scrivo un fugace pensiero mi evoca l’elaborato titolato “Per una stagione o tutta la vita”, scritto dalla poetessa Alda Merini:

“Le persone vengono nella tua vita per una ragione, per una stagione o tutta la vita.
Quando saprai perché, saprai cosa fare con quella persona.

Quando qualcuno è nella tua vita per una ragione, di solito è per soddisfare un bisogno che hai espresso.
E’ venuto per assisterti attraverso una difficoltà, per darti consigli e supporto, per aiutarti fisicamente, emotivamente o spiritualmente.

Può sembrare come un dono del cielo e lo è. E’ lì per il motivo per cui tu hai bisogno che ci sia.

Quindi, senza nessuno sbaglio da parte tua o nel momento meno opportuno, questa persona dirà o farà qualcosa per portare la relazione a una fine.

Qualche volta se ne va. Qualche volta muore.

Qualche volta si comporta male e ti costringe a prendere una decisione.

Ciò che devi capire è che il tuo bisogno è stato soddisfatto, il tuo desiderio realizzato, il suo lavoro finito.
La tua preghiera ha avuto una risposta e ora è il momento di andare avanti.

C’è chi resta nella tua vita per una stagione, perché è arrivato il tuo momento di condividere, crescere e imparare.
Ti porta un’esperienza di pace o ti fa semplicemente ridere.

Può insegnarti qualcosa che non hai mai fatto.

Spesso ti dà un’incredibile quantità di gioia.

Credici, è vero. Ma è solo per una stagione!

Le relazioni che durano tutta la vita ti insegnano lezioni che durano tutta la vita, cose che devi costruire al fine di avere solide fondamenta emotive.

Il tuo lavoro è accettare la lezione, amare la persona e usare ciò che hai imparato in tutte le altre relazioni o momenti della tua vita.

Si dice che l’amore è cieco, ma l’amicizia è chiaroveggente.

Grazie per essere una parte della mia vita, che sia una ragione, una stagione o tutta la vita”
.


Per concludere,  di Alda Merini ti faccio leggere la poesia, titolata “Tra le tue braccia


“C’è un posto nel mondo
dove il cuore batte forte,
dove rimani senza fiato,
per quanta emozione provi,
dove il tempo si ferma
e non hai più l’età
quel posto è tra le tue braccia
in cui non invecchia il cuore,
mentre la mente
non smette mai di sognare…

Da lì fuggir non potrò
poiché la fantasia d’incanto
risente il nostro calore e no…
non permetterò mai
ch’io possa rinunciar a chi
d’amor mi sa far volar”
.

 ;D
« Ultima modifica: Aprile 01, 2022, 08:56:55 da Doxa »

piccolofi

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Re:“Tà eis heautòn”
« Risposta #5 il: Aprile 01, 2022, 16:59:31 »
Ma no, non sono permalosa, ho semplicemente raccolto la palla, ributtandola, come nel ping-pong.  Meno male che non ti sei buttato in ricerche sulla eventuale sorella di Matusalemme, ma hai lasciato parlare, riportando le parole, la grande sensibilità di Alda Merini. Peccato non ci sia più. Per quanto mi riguarda, io amo solo quel che dura : piante, non fiori recisi dalla bellezza e dal profumo effimeri. Bye bye.