Vabbé, scrivete poesie, ma cos'una poesia ?
Mi necessita indagare
Il sostantivo poesìa deriva dall’antica parola greca
póiēsis, e questa da poiêin, che significa ‘fare, produrre’, ma per estensione di significato anche creare, per esempio una poesia tramite l’arte di comporre versi, rime strofe.
Cos’è la poesia ? E’ un elaborato di parole che il poeta usa per esprimere emozioni, sentimenti, pensieri.
Il versificatore si serve delle parole più adatte per comunicare agli altri le sue visioni, speranze, disperazioni, attimi di felicità, l’amore, il passato il presente, la natura, ecc..
Il poeta deve avere la capacità di suscitare emozioni e riflessioni in chi legge o ascolta la lettura delle sue poesie.
La composizione di una poesia non è facile. Per realizzarla sono necessarie l’ispirazione e la tecnica,
doti che a me mancano.Un’emozione, un ricordo, qualsiasi cosa può suscitare nel poeta l’immaginazione, l’ispirazione e la voglia di verseggiare. E’ a questo punto che entrano in gioco la tecnica e l’applicazione di regole che consentono all’autore di trasformare i suoi pensieri in parole, le parole in versi, i versi in strofe, le strofe in un componimento poetico.
La metrica (dal greco “mètron” = misura) è l’insieme delle regole che organizzano la composizione di un testo poetico, la sua struttura, il raggruppamento dei versi. Le norme determinano le regole del ritmo, elemento fondamentale del linguaggio poetico.
Conoscendo la metrica il poeta stabilisce la lunghezza dei versi e la loro tipologia; dà ai versi un ritmo, distribuendo gli accenti sulle parole e stabilendo le pause; crea rime ed effetti sonori.
A differenza dei testi in prosa (romanzi, racconti, ecc.) nelle poesie le parole e le frasi non occupano tutta la pagina ma sembrano rincorrersi in un continuo andare a capo, perché sono scritte in versi (dal latino “vertere” = “tornare indietro”, “andare a capo”).
Il verso è l'unità ritmica, costante o variabile, sulla quale è costruita una poesia ed è formato da una quantità determinata di sillabe. Nella scrittura di una poesia alla fine di ogni verso si va a capo.
Il verso è scandito da un accento ritmico che aumenta l'intensità di alcune sillabe e determina il ritmo del verso.
I principali versi italiani si dividono in imparisillabi (quelli composti di un numero dispari di sillabe di sillabe) e parisillabi (quelli formati da un numero pari di sillabe).
L’utilizzo dei versi consente al poeta di comunicare meglio le sue emozioni, di isolare le parole, dando ad esse maggiore o minore rilievo.
I versi possono essere lunghi o brevi. In entrambi i casi, per stabilire la misura (il metro) di un verso si devono contare il numero di sillabe di cui è composto. Infatti la sillaba è l’unità di misura del verso.
La scansione in sillabe del verso è differente rispetto alla normale divisione sillabica, causa la presenza delle figure metriche: la sinalefe, la dialefe, la sineresi e la dieresi.
Ah, adesso ho capito, sono le figure metriche che mi suscitano il tormento e l’estasi e mi rendono inadatto alla poesia. Per oggi vi ho tediato quanto basta. Ma se siete così eroici e masochisti di voler leggere altre norme, potrò continuare. Basta un vostro cenno, un sorriso, una celia.